Revisione contabile: Italia deferita alla Corte di Giustizia Europea
Austria, Irlanda, Italia e Spagna sono state deferite alla Corte di Giustizia Europea per aver omesso il recepimento della direttiva sulla revisione legale dei conti. La Commissione ha deciso inoltre di inviare pareri motivati al Belgio, all’Irlanda, alla Grecia, al Lussemburgo, alla Polonia e al Portogallo, paesi che non hanno interamente attuato, a livello nazionale, l’ultima direttiva sui conti annuali delle società entro i termini prescritti.
La direttiva in questione ha riscritto la disciplina della professione di revisore dei conti allo scopo di migliorare la qualità delle revisioni contabili in Europa, operazione resasi necessaria a seguito di una serie di scandali che hanno coinvolto alcune società nel recente passato.
In particolare, la direttiva impone a tutti gli Stati membri di istituire sistemi di controllo esterno della qualità, nonché il controllo pubblico sulla professione di revisore contabile e contiene disposizioni finalizzate a migliorare la cooperazione fra le autorità regolatrici nell’Unione europea. Infine, la direttiva detta una serie di principi etici a garanzia dell’indipendenza e dell’obiettività dei revisori legali e ne chiarisce gli obblighi.
Il termine ultimo per il recepimento della direttiva negli ordinamenti nazionali è scaduto il 29 giugno 2008.
Una volta attuata la direttiva, le società europee non quotate in borsa dovranno anche fornire maggiori informazioni agli investitori e ai cittadini in merito ai rischi a cui si espongono.
In pari tempo, la direttiva tiene conto degli interessi delle piccole e medie imprese, in quanto consente agli Stati membri di esentare queste ultime dall’osservanza di alcuni obblighi in materia di divulgazione, con conseguente alleggerimento dei loro adempimenti burocratici.
Le informazioni sui procedimenti di infrazione nei confronti degli Stati membri si possono consultare sul seguente sito: