Sardegna: compatibili tre Contratti di programma per nautica, energia e metalli

La Regione ha inviato al Ministero dello Sviluppo economico il parere di compatibilità per tre Contratti di programma, riferiti alla Portovesme Srl, all’Azimut Sardegna Spa e alla Neveroil Srl. E' stato inoltre raggiunto l'accordo per la cessione degli impianti chimici della filiera del cloro dalla multinazionale inglese Ineos alla società veneta Safi: si tratta degli impianti veneziani di Porto Marghera e degli impianti sardi di Porto Torres e Assemini, che impiegano 1.100 dipendenti diretti, cui vanno aggiunti circa 800 addetti delle imprese dell’indotto.
La società Portovesme S.r.l. occupa sul territorio 713 unità lavorative (657 per il sito produttivo di Portovesme e 56 per quello di San Gavino, secondo i dati del 2008). 
 
Il progetto industriale si articola in un programma d’investimento produttivo per un importo pari a 140 milioni 306mila euro, finanziati con mezzi propri per 105 milioni 230mila euro e con richiesta di agevolazioni per i restanti 35 milioni 76mila euro. L’iniziativa è articolata su diversi interventi:
1. l’aumento della capacità produttiva dell’impianto di zinco elettrolitico;
2. la realizzazione di un nuovo impianto di produzione di ghisa;
3. la copertura dei depositi di materie prime;
4. l’aumento della capacità dell’impianto di lavaggio ossidi;
5. l’ampliamento della discarica di Genna Luas;
6. la realizzazione di un nuovo essiccatore.
 
Al termine del progetto di investimento è prevista l’assunzione di complessivi 100 dipendenti, 78 dei quali sono costituiti da lavoratori fuoriusciti dal ciclo Imperial Smelting. 
 
La società Azimut Sardegna S.p.a., costituita nel giugno 2008, gruppo leader in campo mondiale nel settore della nautica, produce 600 imbarcazioni a motore all’anno. Ha presentato un progetto industriale per un importo complessivo di 46 milioni 696mila euro che si articola in un programma di investimento produttivo da realizzarsi nell’area dell’ex cartiera (pari a 41 milioni 258mila euro) e in un programma di ricerca industriale e sviluppo sperimentale da realizzarsi in via prevalente in Sardegna, di 5 milioni 438mila euro.

L’iniziativa in Sardegna è finalizzata a sviluppare la gamma attraverso la realizzazione di uno stabilimento per la produzione di yacht di lusso. La società ha identificato il sito produttivo all’interno dell’area di 340mila metri quadrati, che la società Sarind ha riacquistato dal fallimento dell’ex cartiera di Arbatax. L’iniziativa prevede l’acquisto dalla Sarind di un’area di circa 100mila metri quadrati su cui realizzare l’intervento. Il progetto “permette di cogliere le opportunità che il mercato offre nei confronti di una nicchia di barche di lusso dai contenuti che soddisfino gusti particolari in termini di comfort ed esclusività al di sopra dei 70 piedi”. Gli interventi avranno inizio nel corso del 2009 e si concluderanno alla fine del 2012.
 
Il progetto complessivo prevede l’impiego a regime di circa 100 unità lavorative annue dirette e di circa 500 unità nell’indotto, con la creazione di un polo della nautica.

L'iniziativa della società Neveroil S.r.l., denominata “Sardinia Solar Grade”, ha come obiettivo strategico la costituzione di un polo industriale manifatturiero nel settore dell’energia solare e prevede l’utilizzo degli ex capannoni della Rosmary, nel territorio di Siniscola. La società ha presentato un importante progetto industriale per un importo complessivo di 49 milioni 600mila euro, articolato in due programmi di investimento da realizzarsi con nuove unità produttive nell’esistente struttura di 14mila metri quadrati di superficie.
 
Il primo programma, proposto dalla Neveroil con risorse pari a 30 milioni 600mila euro (di cui 13 milioni 200mila di agevolazioni), è finalizzato alla produzione di pannelli fotovoltaici in film sottile; il secondo, proposto dalla società partecipante EnerSilica Srl con un investimento di 19 milioni (di cui 8 milioni 200mila di agevolazioni), è finalizzato alla produzione di polysilicon di grado solare.
Le ricadute occupazionali previste sono stimate in un organigramma di circa 280 occupati, di cui il 25% si prevede costituito da figure professionali altamente specializzate e qualificate.
 
Infine, insieme all’accordo Ineos-Safi è stata raggiunta l’intesa con Eni per la ristrutturazione di una parte degli impianti chimici di produzione del cloro.
(Fonti: Regione Sardegna, Ministero dello Sviluppo Economico)