Agricoltura: AGIA e CIA lanciano una road map per l'innovazione
L’Associazione giovani imprenditori agricoli (AGIA) e la Confederazione italiana agricoltori (CIA) hanno presentato a Bari una road map per sostenere l’agricoltura in Italia e in Europa.
Gli obiettivi della Road map
La road map, presentata all’Agrilevante di Bari (17-20 ottobre 2013), raccoglie 9 obiettivi strategici individuati dall’AGIA e dalla CIA per promuovere la produzione agricola europea:
- orientare la ricerca e l’innovazione ai fabbisogni reali e concreti dei processi produttivi delle imprese agricole;
- riorganizzare il sistema italiano della ricerca puntando all’integrazione e connessione degli attuali centri facendoli evolvere a “centri di ricerca altamente qualificati”;
- individuare le imprese agricole e/o agroalimentari disposte a investire capitali nell’innovazione e coinvolgerle nella costituzione di “reti d’impresa” e/o di “cluster”;
- elaborare delle “Linee Guida” in materia di ricerca e innovazione a beneficio delle Regioni per la stesura dei nuovi Programmi di sviluppo rurale (PSR);
- favorire l’adesione dei centri di ricerca e degli agricoltori al Partenariato europeo per l’innovazione (Pei);
- rivendicare l’assegnazione di più risorse pubbliche, cercando di utilizzare al meglio quelle fino ad oggi disponibili;
- utilizzare al meglio Expo 2015 sul tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita” come un'opportunità di crescita competitiva per le imprese italiane del settore primario;
- riorganizzare il sistema della conoscenza in agricoltura con particolare attenzione verso i servizi di consulenza all’impresa per favorire la diffusione delle innovazioni da applicare alle attività economiche;
- riqualificare il sistema formativo ed educativo in modo che una percentuale più elevata di popolazione, rispetto a quella attuale, sia in grado di padroneggiare i cambiamenti indotti dalle nuove tecnologie.
Contenere il consumo di risorse
Dal 2008 al 2013 le risorse destinate allo sviluppo tecnologico dell’agricoltura italiana sono state ridotte da 440 milioni di euro a 311 milioni di euro. Una riduzione che, hanno sottolineato i promotori della road map, rende ancora più difficile il recupero della competitività del sistema economico e produttivo italiano già colpito dalla crisi. Diventa pertanto necessario “produrre di più ma usando in maniera sempre più efficiente e sostenibile le risorse naturali disponibili”, hanno continuato l’AGIA e la CIA a Bari. Questo significa che il settore deve accrescere la propria competitività con:
- un minore utilizzo delle risorse idriche,
- un minore impiego di energia,
- un uso inferiore di fertilizzanti e pesticidi,
- un migliore stato del suolo.
L'agricoltura e i fondi Ue
Allo stesso tempo il settore agricolo “deve poter contare sulle nuove occasioni di business offerte da internet e dalla banda larga, così come sulla costituzione di reti d’impresa ad hoc” veri e propri export cluster”.
In questo contesto i giovani imprenditori agricoli sono, secondo l’AGIA-CIA, “i candidati ideali” per sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla nuova programmazione dei fondi europei, che per le attività di R&S in agricoltura ha riservato 4,42 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. Inoltre nella riforma della Politica agricola comune (PAC) c’è la possibilità per gli Stati membri di adottare nei Programmi di sviluppo rurale un “sottoprogramma tematico” sui giovani agricoltori.
Ma i fondi e gli interventi europei non bastano, ha evidenziato l’AGIA-CIA. L’Italia ha bisogno di un “Nuovo Patto per la Competitività dell’Impresa” basato sulla riforma del sistema formativo e sul rilancio della ricerca e dell’innovazione come leve strategiche per la crescita. Il Patto avrebbe il compito di “catalizzare l’innovazione in modo tale che le parti possano affrontare le sfide di oggi e prepararsi per un’agricoltura del domani che sia economicamente sostenibile e produttiva”.