Le associazioni di categoria devono partecipare maggiormente nei processi di sviluppo
Lo afferma la Corte dei Conti Europea in una relazione resa pubblica oggi in cui si legge che gli "Attori Non Statali" (ANS), cioè le associazioni professionali e di categoria, i movimenti ambientalisti, le università, i sindacati, le camere di commercio, nonché fondazioni e associazioni religiose, abbiano partecipato in modo limitato nel processo di cooperazione allo sviluppo, nonostante i 915 milioni di euro assegnatigli nel 2007 (pari al 10 % degli aiuti totali ai paesi in via di sviluppo).