Le associazioni di categoria devono partecipare maggiormente nei processi di sviluppo
Tale limitata partecipazione è da attribuirsi anche ai sistemi di gestione della Commissione che, seppure ritenuti dalla Corte pertinenti e in grado di produrre i risultati attesi, sono basati sulla procedura dell’invito a presentare proposte, la quale non garantisce sempre il completamento puntuale della definizione dei progetti, che hanno anche una durata troppo breve.
Le procedure di supervisione e di controllo della Commissione assicurano generalmente una corretta attuazione delle attività dei progetti degli ANS. Le parti interessate trovano comunque le procedure onerose, per cui una semplificazione è ritenuta necessaria, come è stato riconosciuto anche dal Parlamento Europeo. La Commissione sta lavorando per affrontare il problema, pure attraverso la pubblicazione di nuove guide pratiche e di moduli e documenti semplificati.
In particolare, nella relazione la Corte raccomanda alla Commissione di:
- rafforzare le procedure per coinvolgere gli ANS nel processo di cooperazione allo sviluppo e fornire maggiori indicazioni al riguardo;
- continuare le azioni in corso per migliorare la procedura di invito a presentare proposte;
- fare in modo che il monitoraggio e il sostegno da parte delle delegazioni sia più mirato;
- garantire indicazioni sufficienti, tanto alla delegazione quanto al personale degli ANS, sugli indicatori di performance;
- lavorando con gli ANS, prendere in considerazione, per migliorare la sostenibilità, l’utilizzo di un insieme di strumenti (non solo i progetti);
- elaborare una strategia per lo sviluppo delle capacità degli ANS nei paesi ALA e riesaminare la disparità di approccio tra gli stati ACP e ALA;
- esaminare ulteriori modi per raggiungere gli obiettivi della politica di sviluppo delle capacità, quali gli accordi di partenariato, il finanziamento multidonatori e le sovvenzioni a cascata per meglio raggiungere le organizzazioni di base.
Corte dei Conti Europea - Relazione speciale n. 4/2009