Emilia-Romagna: 8 milioni di euro per le Unioni e le Comunita' Montane

Regione Emilia-RomagnaLe risorse stanziate dalla Giunta Regionale serviranno a finanziare le Unioni di Comuni, le nuove Comunità montane, il circondario di Imola, le Associazioni di Comuni che trasformano in Unioni entro il 2009 e i Comuni che derivano da fusione e incorporazione. A queste risorse si aggiungeranno 4,8 milioni di euro già stanziati nel marzo scorso. Le domande per il 2009 vanno presentate entro il 15 giugno, mentre per l´anno prossimo vanno presentate entro il 28 febbraio 2010.
Inoltre dallo Stato saranno erogati nelle prossime settimane, alle nuove Comunità montane ed alle Unioni subentranti alle Comunità soppresse circa 2,4 milioni di euro per sostenere il loro funzionamento.
 
Queste risorse, complessivamente, sono a sostegno dell'autoriforma regionale, avviata con il “Patto interistituzionale per l’autoriforma dell’amministrazione, la razionalizzazione delle funzioni, il riordino istituzionale” nel 2007 e, in seguito, con la l.r. 10/2008: l'obiettivo è quello di garantire più efficacia e qualità al governo del territorio in alcuni settori fondamentali come l’erogazione dei servizi, mettendo al centro il lavoro dei sindaci e delle Autonomie.
 
In particolare il bando prevede, per il riordino e il funzionamento delle nuove Comunità montane, del nuovo Circondario di Imola e delle Unioni subentranti a Comunità montane soppresse, l'erogazione di 5,2 milioni di euro a cui si aggiungono altri 2,7 milioni di risorse statali regionalizzate.
 
Altri 100 mila euro saranno a sostegno di studi di fattibilità per:
  • la costituzione di nuove forme associative;
  • la trasformazione di Associazioni in Unioni,;
  • fusione di Comuni;
  • il miglioramento delle gestioni associate ma anche a favore delle forme associative o dei Comuni che intendano costituirle.
Per accedere ai contributi, come previsto dalla legge regionale 10/2008, occorre:
  • che lo Statuto preveda che la giunta sia composta esclusivamente da sindaci e che la durata dell’unione non sia inferiore a 5 anni;
  • il conferimento integrale da parte di tutti i Comuni della forma associativa di almeno tre funzioni tra quelle previste dalla normativa regionale e che non vi sia sovrapposizione tra forme associative titolate a presentare domanda e fra queste e ulteriori forme associative per le stesse funzioni, fatte salve quelle obbligatorie per legge (ad esempio l’Asp);
  • che le unioni devono essere composte da almeno tre comuni con popolazione non inferiore a 15 mila abitanti oppure da almeno quattro Comuni (questo requisito non si applica alle Unioni derivanti dalla soppressione di preesistenti comunità montane).
Il programma prevede, tuttavia, per le Unioni già esistenti composte da soli due Comuni misure di salvaguardia ed il mantenimento dei contributi a condizione che, entro il 2010, vengano raggiunti i requisiti dimensionali minimi attraverso progetti di riorganizzazione ed ampliamento dei rispetti bivi ambiti territoriali.
 
Oltre al dimezzamento del numero delle Comunità montane, trasformando alcune di esse in Unioni di Comuni, ovvero attraverso l’inclusione dei Comuni membri in Unioni già esistenti o nel nuovo circondario imolese, la riorganizzazione ha portato:
  • alla riduzione a due del numero dei rappresentanti di ciascun Consiglio comunale;
  • alla costituzione di Giunte composte esclusivamente dai sindaci dei Comuni membri;
  • al non riconoscimento di indennità per la carica di assessore di Comunità montana.
(Fonte: Regione Emilia-Romagna)