Al via la consultazione UE sugli aiuti di stato per il trasporto terrestre e multimodale

Foto di Luis Quintero da PexelsFino al 20 settembre gli stakeholder del settore trasporti possono partecipare alla consultazione lanciata da Bruxelles sulle nuove Linee guida sul trasporto terrestre e multimodale, nonché sul suo nuovo Regolamento di esenzione per categoria relativo ai trasporti (TBER). L'obiettivo complessivo è non solo ridurre gli aiuti che necessitano di un'autorizzazione preventiva da parte della Commissione, ma anche adeguare il sistema alle novità (in termini di tecnologie e di priorità strategiche) che stanno emergendo in questo periodo.

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Quella lanciata il 18 giugno dalla Commissione europea è una consultazione che deriva da un percorso iniziato qualche anno fa, volto a verificare l'adeguatezza delle norme applicabili al settore del trasporto terrestre e multimodale, al fine di adeguarlo ai tempi che cambiano, a cominciare dal varo del Green Deal europeo e della Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente. 

Le proposte, ha spiegato infatti la vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza, Margrethe Vestager, “mirano a garantire che le nostre norme in materia di aiuti di Stato al trasporto terrestre e multimodale siano adeguate alle transizioni verde e digitale e tengano conto degli sviluppi del mercato. Le norme rivedute e la proposta di nuovo Regolamento renderanno più facile e rapida l'erogazione di finanziamenti da parte degli Stati membri, senza causare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico”.

Come già accennato, la consultazione riguarda due provvedimenti: la bozza di Linee guida sul trasporto terrestre e multimodale (Linee guida LMT) - che andrà a sostituire le Linee guida comunitarie per gli aiuti di Stato alle imprese ferroviarie - e la bozza di Regolamento di esenzione per categoria nel settore dei trasporti (TBER). Insieme, i due nuovi provvedimenti costituiranno un corpus di regole aggiornato e completo relativo alla concessione di aiuti di Stato nel settore del trasporto terrestre sostenibile.

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Le Linee guida sul trasporto terrestre e multimodale (Linee guida LMT)

Più nello specifico, per quanto concerne le Linee guida LMT si tratta di un documento che, una volta approvato, sostituirà le attuali Linee guida sugli aiuti alle ferrovie, con l'obiettivo di “consolidare e razionalizzare la prassi della Commissione per quanto riguarda l'applicazione delle Linee guida sugli aiuti alle ferrovie e dell'articolo 93 TFUE, prevedendo, ad esempio, l'introduzione di nuove categorie di aiuti al funzionamento e agli investimenti, come gli aiuti per la costruzione di impianti multimodali, gli aiuti per l'avvio di nuovi collegamenti commerciali e gli aiuti di compensazione per l'adempimento di obblighi di servizio pubblico nel settore del trasporto ferroviario di merci”, spiegano da Bruxelles. 

Le future Linee guida LMT includeranno infatti tutti i modi di trasporto terrestre meno inquinanti del trasporto realizzato esclusivamente su strada (come il trasporto ferroviario, il trasporto per vie navigabili interne e il trasporto multimodale sostenibile).

Ma non solo. Le nuove Linee guida LMT prevederanno anche norme più flessibili per gli aiuti che contribuiscono direttamente alle transizioni verde e digitale, compresi gli aiuti volti a ridurre i costi esterni dei trasporti e a promuovere l'interoperabilità (ad esempio, rendendo più facile e sicura l'interoperabilità tra i diversi sistemi ferroviari nazionali) al fine di promuovere il trasferimento modale dalla strada a modi di trasporto più sostenibili. Infine le Linee guida LMT introdurranno “misure di salvaguardia volte a sostenere l'ingresso e la crescita di nuovi operatori nel mercato del trasporto terrestre sostenibile, ad esempio agevolando l'accesso ai finanziamenti per l'acquisto di materiale rotabile e di imbarcazioni adibite alla navigazione interna”.

Il Regolamento generale di esenzione per categoria relativo ai trasporti (TBER)

Complementare alle norme stabilite dalle Linee guida LMT sarà il nuovo Regolamento TBER. Da un lato, infatti, nelle Linee guida LMT la Commissione stabilirà le condizioni in base alle quali valuterà gli aiuti pubblici notificati a favore del trasporto terrestre sostenibile che non beneficiano di un'esenzione per categoria.

Dall’altro con il nuovo Regolmento TBER, Bruxelles dichiarerà alcune categorie di aiuti di Stato compatibili con il mercato interno e le esenterà dall'obbligo di notifica preventiva e di approvazione da parte della Commissione, purché soddisfino determinate condizioni. 

“Tali categorie di aiuti a favore di modi di trasporto più sostenibili comprendono alcuni tipi di aiuti a favore del trasporto ferroviario, per vie navigabili interne e multimodale, in particolare gli aiuti a sostegno del coordinamento dei trasporti, che presentano un potenziale limitato di distorsione della concorrenza”, spiegano infatti dalla Commissione.

In questo modo Bruxelles mira ad introdurre significative semplificazioni che consentiranno agli Stati di fornire rapidamente aiuti, se risultano soddisfatte le condizioni che limitano la distorsione della concorrenza nel mercato unico. 

La consultazione sugli aiuti di Stato nel settore trasporti

Come già accennato, la consultazione è stata lanciata il 18 giugno e resterà attiva fino al 20 settembre 2024. Essa si rivolge ad un ampio set di stakeholder che include non solo le imprese e le organizzazioni di settore, ma anche i cittadini e le autorità pubbliche. Come sempre avviene in questi casi, la consultazione sarà realizzata online, accedendo ai formulari predisposti dalla Commissione in base alla categoria di stakeholder.

Non sarà però l’unica occasione di confronto prevista dalla Commissione su un tema così importante come quello dei trasporti e delle forme di sostegno pubblico previste per il suo sviluppo.

Il testo del progetto di TBER sarà infatti anche discusso nel quadro di due riunioni tra la Commissione e gli Stati membri. Discorso analogo per quanto concerne il progetto di Linee guida LMT, che sarà trattato nel quadro di una riunione multilaterale con gli Stati membri.

In questo modo Bruxelles punta a garantire che sia gli Stati membri che gli altri portatori di interessi abbiano sufficienti opportunità di esprimersi sui progetti della Commissione.

L'adozione delle Linee guida rivedute e del nuovo TBER è prevista per la fine del 2025.

Foto di Luis Quintero da Pexels