CdM - primo ok a decreti riforma PA, partecipate nel mirino
Undici decreti legislativi in materia di semplificazione e Pubblica amministrazione hanno ricevuto il via libera preliminare del Consiglio dei Ministri
- Riforma PA - con approvazione in Senato ddl e' legge
- Legge Stabilità 2016 - assunzioni PA, fondi a scuole, atenei e sanita'
Attuazione della legge delega sulla PA (legge n. 124-2015) al via. Nella notte il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare i primi undici decreti legislativi in materia, che riguardano:
- modifiche all’art. 55-quater del dlg 165/2001 in materia di licenziamento disciplinare;
- riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali;
- razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato;
- dirigenza sanitaria;
- revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione,
- pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 190/2012 e del dlg 33/2013;
- riordino della disciplina delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche;
- testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale;
- modifica ed integrazione del Codice dell’amministrazione digitale;
- attuazione dell'articolo 5 della legge 124/2015 in materia di SCIA;
- riordino della disciplina in materia di conferenza di servizi.
Le principali novità
Stretta sull'assenteismo nella Pubblica amministrazione, con la possibilità di sospendere entro 48 ore incarico e retribuzione dei dipendenti che timbrano il cartellino all'ingresso e poi lasciano l'ufficio e 30 giorni di tempo per chiudere il procedimento disciplinare. Oltre alla responsabilità per danno erariale del dipendente, si prevede la responsabilità disciplinare del dirigente che non proceda alla sospensione e all’avvio del procedimento.
Il CdM ha anche dato il primo via libera alla Conferenza dei servizi digitalizzata, con la chiusura del procedimento in 60 giorni in caso di silenzio assenso, e al modulo unico, valido in tutto il Paese, per la SCIA, la segnalazione certificata di inizio attività.
Previsto inoltre l’affidamento diretto solo dietro delibera che attesti i vantaggi del ricorso all’in house, mentre si dimezzano i tempi per il rilascio di autorizzazioni e licenze industriali.
Ok anche al potenziamento dei pagamenti elettronici, all'identità digitale, per comunicare con le amministrazioni e accedere ai servizi della PA, e al domicilio digitale, in collegamento con l’anagrafe della popolazione residente.
Passano da 24 a 15 le autorità portuali, che avranno sede nei principali hub del Paese. Il Corpo forestale dello Stato, inoltre, viene assorbito nell’Arma dei carabinieri, assegnando però le competenze anti-incendio al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Ok al 112 europeo, un numero unico per le emergenze.
In arrivo anche un concorso per 63.712 insegnanti della scuola pubblica e la selezione mediante avviso pubblico dei direttori generali delle Aziende sanitarie, con rimozione in caso di mancato raggiungimento dei risultati.
Partecipate
Un anno di tempo alle amministrazioni pubbliche per individuare le partecipate da tenere in piedi ed eliminare quelle inutili. Con la prima tornata di tagli, entro un anno, secondo le stime del Governo, dovrebbero sparire tra le 2mila e le 3mila partecipate, in particolare quelle che hanno più dirigenti che dipendenti.
Un organismo ad hoc da istituire presso il Ministero dell’Economia vigilerà sul processo, che dovrebbero concludersi portando le società pubbliche a quota mille, a fronte delle attuali 8mila. Un successivo provvedimento dovrebbe poi stabilire se affidare la guida delle partecipate a un amministratore unico o a un Consiglio di amministrazione composto da un massimo di cinque membri. Quanto alle retribuzioni, un decreto ministeriale dovrebbe fissare i nuovi tetti massimi ed escludere la concessione di premi e bonus in caso di risultati negativi.
Infine, sono previste regole certe per evitare la creazione di nuove partecipate inutili.
Prossimi passi
Il via libera definitivo ai decreti arriverà una volta acquisiti i pareri delle commissioni parlamentari competenti.
Gli altri decreti della delega sulla PA, invece, arriveranno in Consiglio dei Ministri per l'esame preliminare nei prossimi mesi. In totale, ha anticipo il premier Matteo Renzi in conferenza stampa, sono previsti circa 20 provvedimenti.
Author: Palazzochigi / photo on flickr