60 milioni di euro di finanziamenti per promuovere la qualità agroalimentare
Venti programmi per incoraggiare l'agricoltura nei Paesi terzi. Lo scorso 30 novembre, la Commissione europea ha approvato una serie di strumenti volti a garantire la qualità dei prodotti agricoli, con un budget complessivo di 60,2 milioni di euro. L'esecutivo UE partecipa ai programmi con 30,1 milioni, nell'ambito dell'impegno, stabilito dal Consiglio nel 2000, per l'informazione e la promozione del comparto agricolo.
Ogni anno le organizzazioni professionali degli Stati membri hanno l'opportunità di presentare delle proposte per la diffusione dei prodotti agricoli nel mercato interno e nei Paesi terzi ai rispettivi governi, i quali, dopo una prima selezione, li sottopongono al giudizio della Commissione, cui spetta stabilire quali sono ammissibili ai finanziamenti.
I progetti ammessi da Bruxelles lo scorso 1 dicembre, venti in tutto, riguardano diverse tipologie di prodotti dell'agroalimentare: frutta e verdura, latte e suoi derivati, olio d'oliva, vino, cereali e riso. Non rimangono esclusi l'agricoltura e l'allevamento biologici e la qualità, dalle specialità tradizionali a Denominazione di origine protetta all'IGP.
Gli aiuti economici all'agricoltura vanno ad aggiungersi a programmi di co-finanziamento già approvati dall'Ue nel corso dell'anno, rivolti principalmente al mercato interno e pensati per combattere le conseguenze della crisi del settore agro-alimentare, causate in primo luogo dal batterio killer E-Coli.
Il budget totale di 60,2 milioni copre tre anni e mira ad incoraggiare, attraverso strumenti di aiuto economico, i prodotti agricoli non solo all'interno del mercato unico, ma anche nei Paesi terzi.
I contributi si sviluppano in varie direzioni e intendono mettere in luce i vantaggi dei prodotti enogastronomici targati UE, soprattutto in termini di qualità, igiene e sicurezza, requisiti garantiti dai numerosi controlli e dal sistema di etichettatura.