Moratoria finanziamenti, CIG, sblocco tax credit R&S e voucher Ecoprogettazione per il comparto moda

Tavolo Moda - Credit: Ministero delle Imprese e del Made in ItalyIl ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha annunciato un pacchetto di misure in occasione della sesta riunione del Tavolo permanente della Moda, che martedì ha discusso dei problemi che interessano il comparto, dal calo dei volumi produttivi, alla contrazione dei consumi, fino alle incognite geopolitiche. In cantiere nuovi incentivi, tra cui un voucher per la progettazione ecocompatibile in legge di bilancio 2025, gli incentivi per gli investimenti in economia circolare previsti dalla legge 206-2023 e un piano industriale di più ampio respiro per rilanciare e valorizzare un settore chiave del made in Italy.

Pienamente operativo il sistema di certificazione dei tax credit R&S

Il confronto tra le parti interessate, ha spiegato il ministro Adolfo Urso, che il 6 agosto ha presieduto con il viceministro Valentino Valentini il Tavolo permanente della Moda, ha l'obiettivo di fornire soluzioni alle principali richieste delle associazioni delle imprese del settore, presenti alla riunione plenaria insieme a rappresentanti dei Ministeri del Lavoro, dell’Economia, della Cultura, degli Affari Esteri, dell'Ambiente, dei sindacati e degli Enti locali.

Moratoria finanziamenti e allungamento garanzie 

Tra le prime iniziative per il comparto, Urso ha annunciato l'impegno assunto dal Governo, insieme all'Associazione bancaria italiana (ABI), ad assicurare “la rimodulazione dei prestiti bancari” erogati alle imprese durante l'emergenza Covid e nel contesto delle misure di emergenza in risposta alla guerra in Ucraina. Proprio in questi giorni l’ABI, d’intesa con il Fondo di garanzia per le PMI e con SACE, ha diramato una circolare per indicare alle banche il quadro delle condizioni alle quali i due garanti sono disponibili a concedere l’allungamento delle coperture delle proprie garanzie sui finanziamenti bancari oggetto di allungamento o di ristrutturazione

Sanatoria sui tax credit ricerca e sviluppo

Il Ministero punta inoltre a risolvere con una sanatoria, attraverso l'introduzione di una misura “saldo e stralcio”, le criticità emerse relative all'utilizzo dei crediti di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in modo da garantire alle imprese la fruizione dei tax credit R&S relativi al periodo 2015-2019 evitando ricorsi legali. L'obiettivo, ha dichiarato Urso riportando l'esito del confronto con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, è approvare questa normativa entro il 30 ottobre.

Voucher progettazione ecocompatibile

Sempre di concerto con il MEF, il MIMIT sta elaborando anche una nuova agevolazione per accompagnare le imprese nell'adeguamento alle disposizioni del Regolamento Ecodesign 2024/1781, la nuova normativa UE che prevede il rispetto di requisiti minimi in materia di ecoprogettazione. La misura dovrebbe assumere la forma di un un voucher e trovare posto in legge di Bilancio 2025.

Cassa integrazione

In tandem con il Ministero degli Esteri e con l'Istituto del Commercio Estero il MIMIT sta invece lavorando a nuove iniziative per promuovere la moda italiana sui mercati internazionali, mentre con il Ministero del Lavoro sono in corso interlocuzioni sul capitolo ammortizzatori sociali. Interlocuzioni che, ha anticipato Urso, dovrebbero garantire alle imprese del settore un ricorso più flessibile alla cassa integrazione, con pieno accesso alle risorse disponibili per la CIG ordinaria e possibilità di estensione al regime straordinario per le imprese manifatturiere con più di 15 dipendenti e accesso tramite un fondo gestito dalle associazioni artigiane, che assicura una copertura di sei mesi, per le imprese con meno di 15 dipendenti che in diverse regioni hanno esaurito gli ammortizzatori sociali.

Incentivi economia circolare

Dai decreti attuativi del ddl Made in Italy arriverà poi sostegno agli investimenti in economia circolare, attraverso l'introduzione degli incentivi previsti dalla legge 206-2023 per la valorizzazione la filiera delle fibre tessili naturali e provenienti da processi da riciclo. Il concerto - in questo caso con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE), oltre che con il MEF - è già partito, e sul piatto ci sono 15 milioni di euro per incentivare gli investimenti, la ricerca, la sperimentazione, la certificazione e l'innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione in Italia di fibre tessili di origine naturale e provenienti da processi di riciclo, nonché dei processi di concia della pelle. Due i focus: da una parte, la certificazione della sostenibilità delle fibre tessili, per quanto concerne il riciclo, la lunghezza di vita, il riutilizzo, la biologicità e l'impatto ambientale; dall'altra, la promozione del ricorso alle nuove tecnologie per l'economia circolare sostenibile.

Sullo sfondo, infine, l'avvio dei lavori per un piano industriale di ampio respiro per la moda, fortemente richiesto dalle imprese del settore, che attendono di essere convocate per discuterne già a settembre.

Per approfondire: Legge Made in Italy: contributi e finanziamenti per filiera legno-arredo e produzione tessile