Da luglio, al via il bando da 50 milioni per l’alluvione Toscana 2023

Photocredit: Wikipedia. The photo is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.Sulla falsariga di quanto già fatto per l'alluvione di maggio 2023, da luglio sarà attivo un bando da 50 milioni di euro per sostenere programmi di occupazione e di investimento delle imprese toscane dei territori colpiti dall’alluvione dello scorso novembre. Si tratta di risorse che verranno gestite in ottemperanza delle disposizioni previste dalla Legge 181/1989.

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Questo inizio giugno si conferma dunque denso di novità rilevanti per il settore produttivo toscano messo in ginocchio dall’alluvione di novembre 2023

A pochi giorni di distanza dall'ampliamento, anche all’alluvione di novembre, della misura SIMEST per il risarcimento dei danni da mancato reddito causati dal maltempo e già operativa per quella di maggio, il MIMIT è pronto a scendere in campo con un bando da 50 milioni di euro che eroga contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Un avviso che rende operativo l’Accordo di programma MIMIT-Regione Toscana-Invitalia siglato la scorsa settimana.

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Le agevolazioni della Legge 181 per l’alluvione di novembre 2023

Come accennato, si tratta di una misura che fa ricorso alla Legge 181/1989 per supportare la ripresa produttiva dei territori colpiti dal maltempo dello scorso novembre, in analogia con quanto già previsto dal MIMIT per le calamità naturali di maggio 2023.

Più nello specifico a stanziare i 50 milioni è stato il DL 181/2023 (il cosiddetto Decreto Energia) che, sulla falsariga di quanto già fatto per l’alluvione dell’Emilia, ha previsto la firma di un Accordo di programma tra il MIMIT, la Regione Toscana e Invitalia (quest’ultima in qualità di soggetto gestore delle agevolazioni facenti capo alla Legge 181) e la successiva pubblicazione di un bando con cui erogare contributi in conto impianti, un eventuale contributo diretto alla spesa e finanziamenti agevolati.

In questo contesto, a partire dal 9 luglio e fino al 30 ottobre 2024 le imprese toscane dei territori alluvionati potranno richiedere la concessione di questo mix agevolativo con cui sostenere la realizzazione di: 

  • programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale, in grado di sostenere l’economia locale e tracciare traiettorie di sviluppo sostenibile;
  • programmi occupazionali volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. 

Tali iniziative imprenditoriali dovranno prevedere programmi con spese ammissibili non inferiori a 1 milione di euro. Nel caso, invece, di un programma d’investimento presentato da reti di imprese, i singoli programmi d’investimento delle imprese partecipanti alla rete dovranno prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a 400mila euro.

Le domande di agevolazione potranno essere presentate da imprese già costituite in forma di società di capitali. Al bando possono partecipare anche società cooperative e società consortili, nonchè le reti di imprese costituite da un minimo di 3 ed un massimo di 6 imprese, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

Come è noto, l’alluvione di novembre 2023 ha coinvolto una parte considerevole del territorio della Toscana. Per questo la lista dei Comuni a cui si applicano le disposizioni è piuttosto lunga, coinvolgendo le province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato, Massa-Carrara e Lucca. In particolare si tratta di: 21 amministrazioni cittadine (Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Campi Bisenzio, Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Dicomano, Empoli, Firenzuola, Fucecchio, Lastra a Signa, Marradi, Montaione, Montelupo Fiorentino, Palazzuolo sul Senio, Reggello, Scarperia e San Piero, Sesto Fiorentino, Signa, Vinci, Vicchio) in provincia di Firenze. Tre Comuni della provincia di Livorno (Collesalvetti, Livorno, Rosignano Marittimo), 17 Comuni in provincia di Pisa (Bientina, Calcinaia, Casciana Terme Lari, Cascina, Castelfranco di Sotto, Chianni, Crespina Lorenzana, Fauglia, Montopoli in Val d'Arno, Pisa, Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Santa Maria a Monte) e 7 Comuni in provincia di Prato (Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Prato, Vaiano, Vernio). Presenti inoltre nell'elenco anche 18 Comuni in provincia di Pistoia (Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese, Quarrata, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese, Uzzano), 29 Comuni in provincia di Lucca (Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camaiore, Camporgiano, Capannori, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Gallicano, Lucca, Massarosa, Minucciano, Molazzana, Montecarlo, Pescaglia, Piazza al Serchio, Pietrasanta, Porcari, San Romano in Garfagnana, Seravezza, Sillano Giuncugnano, Stazzema, Vagli Sotto, Viareggio, Villa Collemandina) e infine 13 Comuni in provincia di Massa-Carrara (Bagnone, Carrara, Comano, Filattiera, Fivizzano, Licciana Nardi, Massa, Montignoso, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Zeri).

A monitorare gli interventi, con il supporto di Invitalia, sarà un Comitato tecnico composto da tre membri (due in rappresentanza del MIMIT e uno in rappresentanza della Regione).

Consulta la scheda di sintesi del bando

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