Ripartono i lavori sul PNRR, tra rate da incassare e revisione complessiva del Piano
L’incontro di ieri tra il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e il capo della task force europea per il Recovery Celine Gauer “è andato molto bene”. Al centro la discussione sulla revisione del PNRR, incluso il capitolo REPowerEU e l’incasso della terza e quarta rata di fondi europei. Si inizia anche a fare chiarezza sulle prospettive di finanziamento dei 15 miliardi legati ai progetti stralciati con la revisione del Piano.
Modifiche al PNRR e capitolo REPowerEU: i prestiti richiesti dai Paesi e il tesoretto da 93 miliardi
Il confronto con la Commissione si è concentrato innanzitutto sul tema delle rate PNRR da incassare.
Lo sblocco della terza rata da 18,5 miliardi, su cui a fine luglio si è raggiunto un accordo dopo mesi di attesa, dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, forse nel corso della riunione dell’Ecofin il 16 settembre a Santiago di Compostela. La rata successiva, da 16 miliardi e mezzo, è legata alla proposta di modifica di alcuni obiettivi PNRR, su cui il 28 luglio è arrivata la valutazione positiva della Commissione europea.
Il confronto positivo tra Fitto e Gauer il 4 settembre a Bruxelles, fanno sapere dal Governo, dovrebbe "consentire all’Italia di ricevere a breve l’esborso della terza rata di 18,5 miliardi di euro, e di presentare nelle prossime settimane la richiesta di pagamento della quarta rata”.
Il punto su terza e quarta rata
L’altro capitolo al centro dell’incontro riguarda la revisione complessiva del PNRR con l’aggiunta del capitolo REPowerEU. Dossier inviato alla Commissione europea il 7 agosto e particolarmente corposo: la rimodulazione complessiva del Piano nazionale di ripresa e resilienza coinvolge infatti 144 obiettivi sui 349 complessivi, mentre il capitolo energetico REPowerEU prevede investimenti complessivi per oltre 19 miliardi.
“E' andata molto bene, sono ottimista. Si lavora in maniera positiva", ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud e il PNRR Raffaele Fitto a margine dell'incontro con il capo della task force europea per il Recovery, Celine Gauer. “Il lavoro sulla revisione continuerà nelle prossime settimane nel quadro della stretta collaborazione tra il Governo italiano e la Commissione europea".
Come da attese, il confronto tra Roma e Bruxelles non si esaurisce qui e i tempi lunghi avranno ripercussioni anche sull’attuazione dei progetti PNRR.
L’attenzione, sia per le amministrazioni centrali che per quelle locali, è concentrata soprattutto sui 9 progetti che, con la revisione del PNRR, sono oggetto di definanziamento. Progetti che il Governo si è detto comunque deciso a salvaguardare, garantendone la realizzazione con altre fonti di finanziamento, come il Fondo Complementare al PNRR e i fondi europei e nazionali della Politica di Coesione. Sul piatto ci sono più di 15 miliardi, fondi in buona parte destinati ai Comuni.
Per sapere dove verranno dirottati i progetti in uscita dal PNRR si dovrà probabilmente aspettare diverse settimane, quando si arriverà a un accordo con Bruxelles sull’intera revisione del PNRR.
Un’attesa che potrebbe avere ripercussioni negative sull’attuazione dei progetti, temono molte amministrazioni locali.
Photo credit: European Union, 2023 - Photographer: Bogdan Hoyaux