I fondi del decreto Alluvione, gli aiuti UE e il lavoro sul decreto Ricostruzione

Incontro Meloni-Bonaccini - Photo credit: Palazzo ChigiMentre prosegue il lavoro per la valutazione finale dei danni che permetterà di attivare il Fondo di solidarietà europeo, il Governo ha esteso il decreto Alluvione anche a Marche e Toscana e avviato i lavori su un prossimo decreto Ricostruzione post-emergenza che, nelle intenzioni, dovrebbe contenere regole standard per tutta Italia, sia per la ricostruzione pubblica che per quella privata.

Decreto Alluvione: ecco il pacchetto di aiuti per le imprese agricole in Emilia-Romagna

Si sovrappongono, in questo modo, i vari piani di risposta all'alluvione che dal 1° maggio ha colpito l’Emilia Romagna e, in maniera territorialmente più limitata, anche Marche e Toscana (per questo inserite dal CdM del 25 maggio all’interno dei beneficiari delle misure del DL Alluvione approvato il 23 maggio). Da un lato, infatti, si lavora ancora sull’emergenza, ma dall’altro si iniziano a piantare i pali per la ricostruzione.

Nel primo caso, la risposta principale è arrivata dal decreto Alluvione che, con i suoi 2 miliardi di euro (grazie a varie poste di bilancio dei Ministeri, al ricorso alle risorse del Gruppo CDP e tramite un supporto dal SuperEnalotto), interviene su vari fronti: il sostegno alle imprese con la messa in campo di molteplici aiuti; il sostegno a lavoratori e cittadini, con la sospensione di tasse e tributi, l’allungamento di alcune scadenze e la CIG in deroga; il supporto ai Comuni, per il ripristino delle infrastrutture e dei servizi essenziali.

Per quanto riguarda, invece, la ripresa di una delle regioni più ricche e produttive d’Italia, si attende un decreto Ricostruzione che, secondo varie anticipazioni di stampa, dovrebbe contenere 25 articoli e dettare le regole per la ricostruzione post emergenza in tutto il Paese e non solo nei territori colpiti da questa alluvione. L’idea del Governo sarebbe, infatti, quella di aggiornare le regole che disciplinano la fase del “dopo emergenza" per renderle omogenee in tutto il Paese, sia sul fronte della ricostruzione pubblica che di quella privata.

Su tutto si gioca di sponda con Bruxelles da cui l’Italia punta a ricevere un sostegno significativo. Dopo l’attivazione immediata del Meccanismo di solidarietà europeo, che entra in funzione durante l'emergenza con attività di protezione civile, adesso gli occhi sono puntati sul Fondo di solidarietà europeo, anche se si guardano con attenzione sia altre misure, mobilitando i fondi di emergenza per l'agricoltura nell'ambito della PAC, i fondi strutturali della Politica di Coesione e le risorse del NextGeneration EU.

Il decreto Alluvione per le imprese: SIMEST, agricoltura e Fondo di garanzia

Tornando al decreto Alluvione, l’unico atto finora formalmente approvato in CdM, una parte significativa delle risorse mira a tutelare il ricco tessuto produttivo emiliano-romagnolo e, con esso, uno dei motori trainanti dell'economia italiana.

Tra le misure principali ci sono sicuramente i 700 milioni stanziati da SIMEST, da sempre uno dei pilastri del sostegno all'internazionalizzazione delle imprese italiane, con una novità significativa. Per la prima volta, infatti, le risorse provenienti dal Fondo 394/81 (400 milioni di euro), strumento tradizionalmente rivolto alle sole imprese esportatrici, saranno impiegate a supporto di tutte le filiere produttive. Un passaggio probabilmente inevitabile, vista il forte radicamento territoriale di molte delle imprese emiliano-romagnole che operano sui mercati esteri ma che hanno molti fornitori e subfornitori locali. A questi si aggiungono poi 300 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le imprese esportatrici, oltre alla moratoria sui pagamenti dei prestiti già concessi da SIMEST in passato.

Sempre fronte export, inoltre, altre iniziative sono promosse dall’ICE che, grazie a uno stanziamento di 5 milioni di euro, permetterà alle imprese colpite dall’alluvione di accedere gratuitamente per 12 mesi ad una lunga lista di servizi a sostegno dell'internazionalizzazione messi tradizionalmente in campo dall’Agenzia come: la partecipazione a fiere, l'incontro con buyers internazionali, l'adesione alle iniziative per l’e-commerce, nonchè servizi di consulenza e formazione.

Altro fronte strategico per rimettere velocemente in piedi l’economia emiliana è il sostegno al settore agricolo. Per questo nel decreto Alluvione trovano spazio anzitutto lo stanziamento di 100 milioni di euro per interventi di indennizzo a favore delle aziende agricole, a valere sul Fondo di solidarietà nazionale. A questi si aggiungono poi 75 milioni a valere sul Fondo innovazione per l'acquisto di macchinari da parte delle imprese danneggiate dall'alluvione, nonchè i contributi a fondo perduto del nuovo Fondo di mutualità nazionale AgriCat previsto dal Piano strategico PAC 2023-27.

Le imprese delle zone colpite dall'alluvione potranno anche contare sul rafforzamento dell'intervento del Fondo di garanzia PMI, con copertura fino al 100%, a valere su risorse per 110 milioni di euro messe a disposizione dal MIMIT.

Tra le altre misure si citano, infine, i 10 milioni di euro stanziati dal  Ministero del Turismo per la concessione di indennizzi alle aziende turistiche e i 5 milioni messi a disposizione dal Ministero dello Sport per la manutenzione delle infrastrutture sportive danneggiate.

Le misure del decreto Alluvione per lavoratori: Cassa integrazione e indennità

Fortemente collegate al primo capitolo, quello delle imprese, sono le misure per il sostegno ai lavoratori.

Su questo fronte, infatti, il decreto Alluvione da un lato ha previsto “la possibilità per i lavoratori delle aziende di accedere alla Cassa integrazione emergenziale con un unico strumento, di nuova istituzione e per tutti i settori produttivi, ivi compreso quello agricolo, fino a un massimo di 90 giorni e fino a un massimo complessivo per questa fattispecie di 580 milioni di euro”, spiegano da Palazzo Chigi.

Dall’altro per gli autonomi il decreto ha previsto “298 milioni di euro per l’introduzione di un’indennità una tantum, fino a 3.000 euro, in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi, che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali”.

Le misure del decreto Alluvione per i cittadini: proroga superbonus e stop alle tasse

Per quanto concerne i cittadini, invece, il sostegno assume per lo più la forma di sospensione di una serie di termini e scadenze, tra cui:

  • “la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, dei termini relativi agli adempimenti e versamenti tributari e contributivi, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento, in scadenza a partire dal 1° maggio. La sospensione - spiega Palazzo Chigi - vale per gli adempimenti verso le amministrazioni pubbliche previsti a carico di datori di lavoro, di professionisti, di consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei territori coinvolti dagli eventi alluvionali, anche per conto di aziende e clienti non operanti nei territori stessi;
  • la sospensione dei pagamenti delle utenze, già deliberata dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA);
  • il rinvio fino al 31 luglio 2023 delle udienze dei procedimenti civili e penali e la sospensione dei termini processuali e dei giudizi civili e penali nel caso in cui la parte o il difensore siano residenti nella zona colpita dall' evento alluvionale;
  • la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto luglio 2023, dei termini nei giudizi amministrativi, contabili, militari e tributari;
  • la sospensione, dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, dei termini dei procedimenti amministrativi;
  • la possibilità di accedere ad apposite prove di recupero dei concorsi per i residenti nelle zone alluvionate.

Prevista anche la proroga del superbonus fino a fine 2023. Il decreto Alluvione ha infatti stabilito “il differimento al 31 dicembre 2023 del termine per l’ultimazione degli interventi effettuati su unità immobiliari ubicate nei territori interessati, ai fini del bonus 110%”, si legge nella nota ufficiale del Governo.

Decreto Alluvione: misure per scuola, università e studenti

Diverse anche le misure a sostegno del mondo dell'istruzione. Da un lato, infatti, il decreto ha previsto un “Fondo straordinario a sostegno della continuità didattica” da 20 milioni di euro, “con facoltà al ministro dell'Istruzione, con ordinanza, a lavorare con una certa flessibilità all'adempimento degli esami di maturità con gli istituti coinvolti".

Dall’altra, per le università il DL ha istituito un Fondo di 3,5 milioni (per il 2023) per il finanziamento di interventi manutentivi delle sedi universitarie e a favore del personale docente, tecnico e amministrativo, nonché la possibilità, per le università e le istituzioni di alta formazione dei territori alluvionati di svolgere attività didattica ed esami con modalità a distanza.

Infine, stop al pagamento delle tasse universitarie per gli studenti interessati dall’alluvione.

Decreto Alluvione: le misure per i Comuni e per il ripristino dei servizi

Infine, c’è il fronte del sostegno agli enti locali, in prima linea nel gestire l'emergenza. Per loro il decreto ha previsto varie misure tra cui:

  • il differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’esercizio 2023 dei mutui concessi da Cassa Depositi e Prestiti ai Comuni e alle province interessati;
  • la sospensione, per i comuni, dei termini per la fornitura di dati richiesti per le rilevazioni previste dal programma statistico nazionale.

Importante anche l’entrata in vigore da subito dell’articolo 140 del nuovo Codice degli appalti, relativo alle “procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile”, che prevede la possibilità di “disporre l’immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 500.000 euro o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità”.

I fondi europei per l'alluvione dell’Emilia-Romagna

Intanto, via via che passano i giorni si mette in moto anche la macchina europea per la ricostruzione.

Dopo l'intervento immediato del Meccanismo di protezione civile europeo che è sceso in campo sin dall'inizio dell'emergenza, anche Bruxelles si prepara ora a stanziare altre risorse per la ricostruzione.

Il contenitore principale è quello del Fondo di solidarietà europeo che, come ha sottolineato la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa a Bologna insieme alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, “l’Italia purtroppo conosce già”. Negli anni passati, infatti, il nostro Paese è stato uno dei destinatari principali delle risorse del Fondo che, per entrare in funzione, necessita di una stima precisa e complessiva dei danni. Per questo in conferenza stampa le tempistiche citate sono state di circa tre mesi, periodo nel quale l'Italia completerà le analisi sui danni finali e l’UE valuterà di conseguenza gli importi da assegnare.

Oltre al Fondo di solidarietà, però, von der Leyen ha anche citato tra gli strumenti UE che utilizzabili anche il Fondo di emergenza per l'agricoltura, considerando il numero delle imprese agricole danneggiate, e, per quanto riguarda la prevenzione, i fondi europei della Politica di Coesione e i 6 miliardi destinati a questo fine nell'ambito di NextGeneration EU.

In arrivo il Decreto Ricostruzione post-emergenza

Mentre si avvicina a conclusione la prima fase dell'emergenza, si iniziano a scaldare i motori per quella della ricostruzione. Oltre alla complessa partita del commissario alla ricostruzione (con molte voci del governo che non vedrebbero di buon occhio la nomina del presidente della Regione Stefano Bonaccini), Palazzo Chigi sarebbe infatti al lavoro sul decreto Ricostruzione.

Un provvedimento che, stando a varie anticipazioni di stampa, avrebbe la finalità di aggiornare le norme che disciplinano la ricostruzione sia pubblica che privata, per renderle omogenee su tutto il territorio nazionale.