In Gazzetta il decreto sui finanziamenti a tasso zero dei confidi alle PMI

Finanziamenti - Photo credit: Foto di kalhh da PixabayIn attuazione del decreto Sostegni ter, il decreto Mimit-MEF del 9 dicembre 2022 permette ai consorzi fidi di concedere, oltre alla garanzie, anche finanziamenti agevolati alle piccole medie imprese di tutti i settori economici.

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In sede di conversione del dl Sostegni ter (dl 4-2022) il Senato ha infatti introdotto una norma che autorizza i confidi ad utilizzare le risorse a loro disposizione per concedere finanziamenti agevolati alle PMI “nei limiti di quanto consentito dalla normativa di settore applicabile”.

In base al testo, i consorzi di garanzia collettiva fidi dovranno utilizzare, per ciascun finanziamento, risorse proprie in misura non inferiore al 20% dell'importo del prestito, mentre la quota dei finanziamenti a valere sulle risorse pubbliche di cui all’articolo 1, comma 54, della legge di Stabilità 2014 (legge 147-2013) potrà essere concessa a tasso zero.

La finanziaria 2014 aveva infatti affidato al Ministero dello sviluppo economico il compito di accertare la presenza di eventuali risorse residue rispetto alla dotazione di 225 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo di garanzia PMI, da assegnare entro il 31 dicembre 2021 ai confidi a fronte di operazioni di aggregazione, processi di digitalizzazione o percorsi di efficientamento gestionale, da utilizzare per la concessione di nuove garanzie alle piccole e medie imprese. Risorse che il decreto del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello sviluppo economico del 28 giugno 2019 aveva contabilizzato in un totale di 34,63 milioni, poi destinati ai consorzi fidi dal decreto del 7 aprile 2021 per la concessione di garanzie agevolate su nuovi finanziamenti.

Per approfondire: Risorse ai confidi per garanzie sui finanziamenti a PMI e professionisti

Come funzionano i finanziamenti a tasso zero dei confidi

Il DL 4-2022 rinvia a un decreto non regolamentare Mimit-Mef per individuare le condizioni e i criteri di attuazione della misura e per definire i requisiti economico-patrimoniali e organizzativi che i confidi minori iscritti nell'elenco di cui all'articolo 112 del TUB, il Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, devono soddisfare per concedere i finanziamenti agevolati. E' questo il testo che è approdato in Gazzetta ufficiale il 1° febbraio 2023.

In base al decreto interministeriale, datato 9 dicembre 2022, le risorse inizialmente destinate alle sole garanzie potranno coprire fino all'80% dell'importo dei finanziamenti, mentre il restante 20% dovrà provenire da risorse proprie dei consorzi. Inoltre, mentre la prima quota potrà essere erogata a tasso zero, sulla seconda i confidi potranno applicare “un tasso di interesse per la remunerazione del rischio assunto a proprio carico e, sull’intero importo del finanziamento, una commissione a copertura dei costi amministrativi di istruttoria e di gestione dell’operazione finanziaria, nel limite massimo dello 0,5% dell’importo del finanziamento".

La soglia massima per i finanziamenti concessi dai confidi minori è fissata a 100mila euro, mentre l'importo massimo erogabile a ciascuna impresa beneficiaria a valere sui fondi pubblici non deve superare il 5% del totale delle risorse assegnate al consorzio di garanzia. Non rientrano tra le operazioni ammissibili, chiarisce il decreto, quelle di consolidamento di passività finanziarie a breve termine o di rinegoziazione di passività finanziarie a medio-lungo termine.

I confidi procederanno alla concessione dei finanziamenti nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle richieste da parte delle PMI e nei limiti e alle condizioni previsti dai regolamenti in materia di aiuti de minimis applicabili al settore di attività in cui opera l'impresa beneficiaria.

Quanto ai requisiti richiesti ai confidi minori per la concessione dei finanziamenti, vi rientrano “un patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili, non inferiore a 3 milioni di euro, un indicatore di adeguatezza non inferiore al 15% e la pubblicazione sul proprio sito web di un regolamento in materia di credito che descriva adeguati processi di concessione, gestione e monitoraggio del credito con evidenza delle specifiche competenze e responsabilità”.

A verificare questi requisiti sarà l'Organismo per la tenuta dell'elenco dei confidi iscritti nell'elenco di cui all'articolo 112, comma 1 del Testo unico bancario, cui andranno indirizzate anche le istanze di autorizzazione per la concessione dei prestiti da parte dei consorzi di garanzia collettiva fidi.

Consulta il decreto del 9 dicembre 2022 nella Gazzetta ufficiale del 1° febbraio 2023