Bonus prima casa under 36: proroga per le agevolazioni sui mutui fino alla fine del 2027
Nel quadro delle misure per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie italiane, la prossima legge di Bilancio proroga fino alla fine del 2027 la garanzia rafforzata all'80% per i mutui prima casa degli under 36. Parallelamente, la Manovra 2025 prevede una nuova iniezione di risorse per il Fondo di garanzia per la prima casa.
Bonus prima casa, guida alle agevolazioni
Introdotto dal governo Draghi con il dl Sostegni bis (dl 73-2021), il bonus prima casa comprendeva un ventaglio di agevolazioni fiscali rivolte ai giovani con meno di 36 anni e un ISEE non superiore a 40mila euro che acquistano un'abitazione tra cui l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e il riconoscimento di un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a Iva, a cui si aggiungeva una garanzia statale sui mutui.
Dopo esser stata rafforzata e rinnovata nel tempo da una lunga serie di provvedimenti, la misura subisce una nuova evoluzione con la legge di Bilancio 2025, che interviene prorogando selettivamente solo la validità della garanzia statale rafforzata all’80% per queste compravendite per il triennio 2025-2027.
Alla luce del contesto macroeconomico caratterizzato da forti spinte inflazionistiche, la prossima Manovra finanziaria prevede anche il rifinanziamento del Fondo di garanzia per la prima casa, con uno stanziamento aggiuntivo di 670 milioni di euro.
Ecco una sintesi degli aiuti per favorire l'autonomia abitativa delle nuove generazioni.
Bonus prima casa, cosa c'è nella Manovra 2025
Come già anticipato, la Manovra 2025 ha prorogato fino al 31 dicembre 2027 la garanzia statale fino all'80% sulla stipula di mutui per l’acquisto di immobili fino a 250 mila euro.
I mutui possono essere concessi in forma agevolata alle seguenti categorie:
- giovani di età inferiore a 36, qualora essi siano in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 40 mila euro annui;
- coppie coniugate o conviventi more uxorio da almeno due anni, in cui almeno uno dei componenti non abbia superato i 35 anni;
- famiglia monogenitoriale con figli minori, in cui il mutuo è richiesto da:
- persona singola non coniugata, né convivente con l’altro genitore di nessuno dei propri figli minori con sé conviventi;
- persona separata/divorziata ovvero vedova, convivente con almeno un proprio figlio minore; - conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, IACP, o comunque denominati.
Nel triennio 2025-2027 si conferma anche la garanzia rafforzata per le famiglie numerose. Nel dettaglio, per le domande di finanziamento presentate nel corso del prossimo anno e fino alla fine del 2027, la copertura sarà pari all’80% per le famiglie con 3 figli under 21 e un ISEE inferiore a 40mila euro, all’85% per quelle con 4 figli under 21 e un ISEE inferiore a 45mila euro e al 90% per quelle con o più 5 figli under 21 e ISEE inferiore a i 50mila euro.
Infine, il Fondo di garanzia per la prima casa viene rifinanziato con 670 milioni di euro, di cui 130 milioni per l'anno 2025 e di 270 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027. Questa nuova iniezione di liquidità servirà a garantire le risorse necessarie per soddisfare le domande di garanzie che scaturiranno dalla proroga, nonché per la prosecuzione per l’intero esercizio del regime ordinario, con copertura fino al 50%.
Cosa succede alle altre agevolazioni prima casa under 36?
Inizialmente, il bonus prima casa under 36 consentiva ad una platea circoscritta di soggetti l'accesso ad un pacchetto di agevolazioni fiscali dovute in caso di acquisto dell’abitazione principale.
Questo pacchetto comprendeva l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e delle imposte ipotecaria e catastale. Inoltre, per gli acquisti assoggettati ad IVA era stato previsto un credito di imposta di importo pari all’imposta sul valore aggiunto relativa all’acquisto in questione da utilizzare come segue:
- portandolo in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni;
- utilizzandolo in diminuzione dell’IRPEF dovuta in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto;
- utilizzandolo in compensazione.
Dal momento che la legge di Bilancio 2024 non era intervenuta su questi benefici, l'efficacia delle agevolazioni fiscali sarebbe terminata il 31 dicembre 2023. Tuttavia il decreto Milleproroghe (DL n. 215/2023) ha esteso la validità di questi aiuti a chi entro la fine dello scorso anno abbia stipulato il preliminare di compravendita, a patto che il rogito sia stipulato entro il 31 dicembre 2024. Inoltre, qualora sia stato effettuato il rogito tra il 1° gennaio e il 29 febbraio 2024, agli acquirenti viene attribuito un credito d’imposta, utilizzabile nel 2025, d’importo pari alle imposte pagate in eccesso.