Lazio: bando per lo sviluppo di strutture culturali da 30milioni di euro

La Regione Lazio ha pubblicato un avviso per l’acquisizione di proposte atte a fornire indicazioni utili per l’elaborazione di un piano di interventi in materia di sviluppo delle strutture culturali, ai sensi dell’art. 63 della L.R. 28/12/2006, n. 27. Le proposte possono essere presentate dagli Enti Locali e da enti privati giuridicamente riconosciuti e/o associazioni culturali proprietari dell’immobile oggetto dell’intervento o che ne abbiano la disponibilità. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata al 9 marzo 2009.
La Regione intende sostenere interventi finalizzati:
a) alla realizzazione di nuove strutture per lo spettacolo dal vivo nei comuni del territorio regionale condizionati da fenomeni di espansione metropolitana, ad esclusione del territorio del comune di Roma, che necessitano di nuovi servizi culturali da considerare come elemento di sviluppo dell’identità e di coesione sociale;

b) al recupero (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), completamento, adeguamento e messa a norma, inclusa la fornitura di arredi fissi e mobili, di teatri di proprietà pubblica situati nel territorio regionale, escluso l’ambito territoriale del comune di Roma, che contribuiscono ad uno sviluppo equilibrato dell’offerta di spettacolo
dal vivo sul territorio;
 
c) al recupero (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), completamento, adeguamento e messa a norma, inclusa la fornitura di arredi fissi e mobili, di teatri di proprietà privata nei quali si esercita attività di pubblico spettacolo situati nel territorio regionale, incluso l’ambito territoriale del comune di Roma, in grado di svolgere una
importante funzione di riqualificazione del territorio e di aggregazione della collettività;
 
d) al recupero (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), all’adeguamento e messa a norma di spazi pubblici da adibire a sedi espositive, includendo a tal fine preferibilmente i siti di archeologia industriale, soprattutto in aree territoriali carenti, escluso l’ambito territoriale del comune di Roma.
 
Per gli interventi realizzati dagli Enti locali il contributo regionale non potrà superare il 90% dell’investimento complessivo ammesso.
 
Per gli interventi realizzati dai soggetti privati il contributo regionale non potrà superare il 70% dell’investimento complessivo ammesso e l’importo di 200.000,00 euro quale aiuto de minimis”.