FESR Lombardia: cosa finanzia il bando per la transizione digitale delle imprese?

FESR Lombardia - Foto di ThisIsEngineering da PexelsFino al 12 novembre è possibile partecipare all'avviso da 20 milioni di euro con cui Regione Lombardia sostiene gli interventi di trasformazione digitale in grado di migliorare il livello di maturità digitale delle aziende. Ne abbiamo parlato con Dario Sciunnach, Autorità di Gestione del PR FESR Lombardia 2021-2027, e Maria Rosa Marchetti, Dirigente Regione Lombardia.

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In occasione del webinar "Bando transizione digitale imprese lombarde - PR FESR 2021-2027", organizzato da FASI in collaborazione con Confcommercio Milano e Regione Lombardia, Schiunnach e Marchetti hanno infatti illustrato l'avviso e contestualizzato la misura nel quadro più ampio del Programma, fornendo una serie di chiarimenti e consigli utili alle imprese interessate a partecipare all'avviso.

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Il bando si inserisce nell’ambito del PR FESR Lombardia 2021-2027, che può contare su un budget di 2 miliardi di euro.

Con l’adesione di Regione Lombardia alla Piattaforma STEP (Strategic Technologies for Europe Platform) le risorse del FESR sono state recentemente riprogrammate - ha spiegato Dario Sciunnach, Autorità di Gestione del PR FESR Lombardia 2021-2027 - con l’introduzione di due nuovi assi, l'Asse 6 e l'Asse 7, per un totale di 120 milioni di euro.

STEP Lombardia

Nel dettaglio, i fondi sono ripartiti su diverse azioni:

Asse VI - Obiettivo specifico 1.6

  • Azione 1.6.1, del valore di 40 milioni di euro, che prevede la concessione di contributi a fondo perduto per sostenere lo sviluppo di biotecnologie e tecnologie digitali e deep tech, con un focus sull’intelligenza artificiale, nelle grandi imprese e nelle PMI;
  • Azione 1.6.2, che stanzia 50 milioni di euro per un’iniziativa di Venture Capital rivolta alle PMI che svolgono attività nel campo delle tecnologie digitali, deep tech, biotecnologie e tecnologie pulite.

Asse VII - Obiettivo specifico 2.9

  • Azione 2.9.1, del valore di 10 milioni di euro, per sostenere, con finanziamenti a fondo perduto rivolti a grandi imprese e PMI, riciclo e recupero di materie prime critiche, con un focus riciclaggio di batterie e RAEE, recupero del fosforo;
  • Azione 2.9.2, che stanzia 20 milioni di euro per un intervento di Venture Capital a sostegno di PMI e startup operanti esclusivamente nel settore delle tecnologie pulite.

Per quanto riguarda le modalità di attuazione del PR FESR, Sciunnach ha ricordato che nella programmazione 2021-2027 è dato ampio spazio all’attivazione di strumenti finanziari di varia forma, come prestiti, garanzie, investimenti azionari e strumenti misti. Delle 32 misure attivate, infatti, il 32% prevede strumenti finanziari. Inoltre, è in corso l’attivazione di un ulteriore strumento finanziario a valere sugli Assi 6 e 7 dedicati alle iniziative STEP.

In merito allo stato di avanzamento del programma, invece, le risorse programmate nell'ambito del PR ammontano, in base ai dati aggiornati al 30 settembre 2024, a 1,2 miliardi di euro, quelle concesse a 447,1 milioni di euro, mentre le risorse liquidate sono pari a 41,9 milioni di euro. Con riferimento agli strumenti finanziari, invece, risultano impegnate risorse per 397,9 milioni di euro e trasferite ai rispettivi fondi risorse per 218,6 milioni di euro.

La gestione degli strumenti di ingegneria finanziaria è più complessa, ma è capace di generare rientri più consistenti e con un fattore leva di investimento maggiore rispetto ai contributi a fondo perduto, ha sottolineato Sciunnach.

Infine, sul fronte delle semplificazioni, nella programmazione 2021-2027 la Regione ha confermato e rafforzato l’utilizzo di Opzioni di Semplificazione dei Costi (OSC), con diversi strumenti: i costi unitari standard, i tassi forfettari e le somme forfettarie.

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Bando transizione digitale Lombardia: consigli per partecipare

Aperto fino al 12 novembre, il bando rientra nell’ambito dell’Asse I, obiettivo specifico 1.2, Azione 1.2.3 "Sostegno all’accelerazione del processo di trasformazione digitale dei modelli di business" del PR FESR Lombardia 2021-2027.

Scopo dell’intervento è sostenere il processo di trasformazione digitale delle imprese lombarde, da intendersi non solo come digitalizzazione dei processi ma anche come un percorso di cultura e consapevolezza verso un obiettivo di più lungo termine.

Questo significa che il bando finanzia il percorso di transizione digitale delle aziende accompagnandole da un punto A ad un punto B, ha spiegato Maria Rosa Marchetti, Dirigente Regione Lombardia.

Transizione digitale

Ne consegue che per prendere coscienza della propria maturità digitale l’impresa deve sottoporsi ad un assessment del livello di maturità digitale, valutazione che deve essere eseguita secondo standard riconosciuti (come gli indicatori DESI - Digital Economy and Society Index), ad esempio da Punto Impresa Digitale (PID), Digital Innovation Hub (DIH), European Digital Innovation Hub (EDIH), ecc.

Gli esiti dell’assessment costituiscono le basi per costruire il Piano strategico di digitalizzazione, che identifica i punti di forza e di debolezza da prendere in considerazione per lo sviluppo di una corretta strategia di transizione. Il Piano deve avere una visione di lungo termine, individuando le risorse disponibili, le aree di miglioramento, i processi aziendali, gli obiettivi e le tecnologie digitali.

Oltre alla predisposizione del Piano, il bando finanzia la realizzazione degli interventi attuativi previsti dal Piano stesso. Per ogni intervento è necessario definire in maniera dettagliata - con un cronoprogramma e indicatori di avanzamento e di risultato - le soluzioni digitali che si intendono mettere in atto per realizzare uno o più degli obiettivi previsti dal Piano strategico. 

Al termine dell’implementazione del progetto, è importante che l’azienda valuti il proprio nuovo livello di maturità digitale. Le informazioni verranno poi accolte dalla Regione per ottimizzare l'intervento ed adottare eventuali misure correttive.

La speranza è che si riescano a realizzare progetti - come ad esempio la digitalizzazione degli ordini o di un magazzino - riutilizzabili anche da altre imprese, ha evidenziato Marchetti.

Ad oggi i progetti presentati sono oltre 50, con una grande adesione da parte delle micro e piccole imprese. Al bando possono infatti partecipare le micro, piccole e medie imprese, regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci approvati (oppure due dichiarazioni fiscali presentate) alla data di presentazione della domanda, che abbiano una sede in Lombardia al momento della concessione dell’agevolazione.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, per un importo non superiore a 100mila euro. I progetti devono prevedere un investimento minimo di 30mila euro.

Per quanto riguarda i costi, sono ammissibili le spese di consulenza per la redazione del Piano strategico di digitalizzazione e le spese per la realizzazione degli interventi attuativi che discendono dal Piano (acquisto di servizi informatici e/o tecnologie, servizi di formazione e accompagnamento, ecc). Sono ammissibili anche le spese indirette determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili. 

Le spese ammissibili devono essere strettamente connesse all’attuazione degli interventi, ha ribadito Marchetti. Questo significa che il bando non finanzia l’acquisto di un macchinario fine a se stesso. L’acquisto deve essere contestualizzato nell’ambito di un progetto volto ad aumentare la produttività e la sostenibilità dell’azienda. Lo stesso vale per le spese di formazione: il bando infatti finanzia l’acquisizione delle competenze necessarie alla realizzazione del progetto di investimento. Ad esempio, può rientrare tra i costi ammissibili l'acquisizione dei sensori con il relativo software per la raccolta dei dati relativi ad un determinato macchinario, insieme alle spese relative al personale che effettuerà l'analisi dei dati.

Per la selezione delle domande, è prevista una procedura valutativa a graduatoria, redatta in funzione del punteggio assegnato ai progetti; l’ordine di presentazione delle domande è pertanto ininfluente.

Le proposte saranno valutate sulla base di diversi parametri, tra cui: la qualità del progetto, la coerenza con il livello di maturità digitale, la costruzione del percorso di trasformazione digitale.

Il bando è gestito da Unioncamere Lombardia, che fino al 6 novembre raccoglierà i quesiti relativi alla misura. Le FAQ aggiornate sono pubblicate sul sito del soggetto gestore. La deadlinea per partecipare all'avviso, come anticipato, è il 12 novembre 2024.

Consulta la scheda di sintesi del bando

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