InvestEU arriva in Italia: firmati i primi progetti e l'accordo di garanzia con CDP
Il via libera a un investimento nel settore idrico sostenuto dalla BEI, a tre operazioni finanziarie con il FEI per interventi di equity e prestiti e all'accordo di garanzia tra Commissione e Cassa Depositi e Prestiti segnano il debutto in Italia di InvestEU, il successore del FEIS che punta a mobilitare oltre 370 miliardi di euro attraverso una garanzia pubblica di 26 miliardi.
InvestEU è pronto a partire. In arrivo finanziamenti, equity e garanzie
Roma prova a confermare la performance del Piano Juncker, che l'ha vista seconda solo a Parigi per fondi ottenuti dal FEIS, il Fondo europeo per gli investimenti strategici. Tre le operazioni finanziarie firmate il 7 ottobre in occasione del lancio del nuovo programma InvestEU in Italia, cui si aggiungono un progetto di investimento nel settore idrico e un importante accordo tra la Commissione europea e CDP, che già a luglio era stato il primo istituto di promozione nazionale ad entrare nell'Advisory Hub InvestEU.
Il sostegno di InvestEU alle transizioni verde e digitale
Obiettivo di InvestEU è dare continuità a quanto realizzato con il FEIS, semplificando ulteriormente l'accesso a finanziamenti, garanzie ed equity per progetti altamente innovativi e ad alto rischio in ambiti coerenti con le priorità politiche dell'Unione che soffrono un gap finanziario sul mercato.
Per farlo il programma riunisce in un unico Fondo tutti gli strumenti finanziari sostenuti dal bilancio UE e gli affianca un unico polo di consulenza, l'InvestEU Advisory Hub, e un unico portale dei progetti di investimento europei, l'InvestEU Portal.
Il target è ambizioso, ha ricordato la vicepresidente della Banca europea per gli investimenti Gelsomina Vigliotti aprendo l'evento di lancio di InvestEU nella sede romana della Rappresentanza della Commissione in Italia: mobilitare investimenti per oltre 372 miliardi a partire da 26,2 miliardi di garanzia pubblica. E in linea con l'European Green Deal, ha aggiunto Vigliotti, il 30% della dotazione complessiva dovrà contribuire agli obiettivi climatici dell'UE, con focus su energie rinnovabili, efficienza energetica e tecnologie verdi.
La transizione ecologica, come quella digitale, è infatti essenziale per l'autonomia strategica dell'Europa e impone di contrastare il calo degli investimenti che si è verificato a seguito della crisi finanziaria nel decennio scorso, ha ricordato il commissario all'Economia Paolo Gentiloni. Al contrario, secondo i calcoli della Commissione, avremmo bisogno di 520 miliardi di investimenti aggiuntivi all'anno per i prossimi 10 anni per la transizione green e di altri 130 miliardi all'anno per quella digitale. Strumenti come InvestEU, ha continuato, insieme alle regole e alle tassonomie per indirizzare gli investimenti privati, e alla revisione del Patto di Stabilità per incentivare una buona qualità della spesa pubblica, sono quindi decisivi.
Per l'Italia, che dal FEIS ha ottenuto oltre 13 miliardi che ne hanno mobilitati ulteriori 76, la collaborazione con la BEI è essenziale per costruire un'economia più forte e competitiva e InvestEU è lo strumento giusto per “coniugare politiche comunitarie e strategie nazionali sostenendo investimenti che producono benefici reali e tangibili”, ha sottolineato il ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco.
“Si tratta di uno strumento disegnato per sostenere le PMI nella loro trasformazione digitale ed eco-sostenibile e per promuovere l’efficienza energetica, garantendo che l'Europa rimanga competitiva nell’attrarre nuove imprese e investimenti”, ha confermato Alessandro Tappi, Chief Investment Officer del FEI. InvestEU permetterà infatti di sostenere le azioni più innovative e rischiose, per cui l'intervento del mercato è insufficiente. Azioni a forte impatto sull'economia, decisive anche per accrescere l'autonomia strategica dei paesi UE.
I primi accordi InvestEU in Italia e il ruolo di CDP
La giornata è stata anche l'occasione per firmare i primi progetti targati InvestEU, a cominciare dall'accordo tra Banca europea per gli investimenti e Acque bresciane, che grazie a un prestito BEI da 45 milioni di euro potrà potenziare le infrastrutture idriche esistenti aumentando copertura, qualità e resilienza dei servizi per le acque reflue e migliorando non solo la propria efficienza operativa e energetica, ma anche la gestione dei fenomeni di siccità.
A seguire tre accordi tra il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEI) e altrettanti intermediari finanziari.
Il primo, con il Fondo Xenon FIDEC “Fondo Italiano per la Decarbonizzazione e l’Economia Circolare”, attraverso 30 milioni di risorse InvestEU, punta a mobilitare 120 milioni di euro per investimenti in equity in PMI e Mid-Cap attive in business legati alla transizione ecologica e alla circular economy, come il riciclaggio dei materiali, la produzione di rinnovabili (idrogeno, biocarburanti e soluzioni a bio-metano) e lo sviluppo di infrastrutture verdi.
Il secondo, con Intesa San Paolo, è strutturato in due garanzie di portafoglio per un totale di 100 milioni di euro e intende supportare la concessione di prestiti alle piccole e medie imprese e alle MidCap. L'obiettivo è generare investimenti per oltre 250 milioni, in parte in innovazione e digitalizzazione e in parte per la sostenibilità.
Infine, un accordo con una banca locale, Mediocredito Trentino Alto Adige Spa, che attraverso 84 milioni di garanzia InvestEU punta a mobilitare almeno 170 milioni di euro per sostenere gli investimenti e le esigenze di liquidità delle piccole e medie imprese del Nord Est.
Nella stessa giornata la Commissione europea ha firmato con Cassa Depositi e Prestiti il primo accordo di garanzia con un implementing partner diverso dalla BEI, che farà da apripista gli altri paesi UE. Grazie a una garanzia di 260 milioni a favore di CDP Equity, ha spiegato l'amministratore delegato e direttore generale Dario Scannapieco, saranno attivati prodotti di venture capital fino a 520 milioni.
Per approfondire: CDP entra nell'Advisory Hub di InvestEU
Nelle prossime settimane, ha anticipato Scannapieco, dovrebbero sbloccarsi altri due importanti accordi con la Commissione, uno relativo alla partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti al Fondo Marguerite III (con altri partner europei) e uno sui prodotti di debito di CDP, con una garanzia richiesta di 300 milioni di euro per sostenere investimenti per un totale di circa 700 milioni.
L'accordo con CDP, ha sottolineato Dario Scannapieco nel suo intervento, inaugura un diverso rapporto con gli istituti di promozione nazionale, i quali potranno gestire direttamente il 25% della garanzia che residua dal 75% gestito da BEI. Nel piano Juncker, infatti, gli istituti di promozione nazionale collaboravano con la BEI, ora hanno la possibilità accedere direttamente ai fondi, ha precisato Martina Colombo, Seconded National Expert della Commissione europea.
Non solo: i 27 hanno anche la possibilità di potenziare InvestEU attivando un comparto nazionale, alimentato dai fondi strutturali e di investimento europei, da quelli del Recovery e da risorse proprie, allocati su base volontaria per incrementare la dotazione di garanzie e/o per finanziare i servizi di advisory.
Infine, non vanno sottovalutate le sinergie rese possibili dal nuovo corpus di regole che facilita il blending tra gli strumenti finanziari attivati in relazione alle quattro finestre del Fondo InvestEU - Infrastrutture sostenibili; Ricerca, innovazione e digitalizzazione; PMI; Investimenti sociali e competenze - e le sovvenzioni degli altri programmi di finanziamento europei.
Per approfondire: Fondi europei: i consigli di Commissione e BEI sugli strumenti finanziari