Legge Stabilita' 2016 - emendamenti per il Sud all'esame del Senato
Nel Mezzogiorno si pensa di potenziare il superammortamento sugli acquisti di beni strumentali e la decontribuzione sulle nuove assunzioni
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Incentivi per il Sud, Fondo di Garanzia, Imu e Tasi. Sono i principali temi al centro degli oltre 3.500 emendamenti presentati in commissione Bilancio al Senato, dove è iniziato l'esame della legge di Stabilità 2016. A questi si aggiungono le proposte di modifica sottoposte al Governo dalla Conferenza delle Regioni.
Gli emendamenti in discussione al Senato
In vista del passaggio del testo in Aula, atteso per il prossimo 16 novembre, in commissione Bilancio è partito il dibattito sulla prima tornata di emendamenti alla legge di Stabilità 2016.
Sud
Tra le misure ipotizzate dai senatori per sostenere il rilancio del Mezzogiorno vi è l'introduzione di un credito d’imposta per gli investimenti produttivi, intervento che però non incontrerebbe il favore del Governo.
Proposti anche l'innalzamento al 160% del superammortamento per gli acquisti di beni strumentali effettuati dalle imprese localizzate in Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Basilicata, a fronte del 140% previsto dalla manovra a livello nazionale, e il potenziamento della decontribuzione per le nuove assunzioni al Sud, con un'intensità più elevata dell'attuale 40%.
Rispetto a queste ipotesi, però, il Governo pare per ora preferire l'anticipo al 2016, solo per il Sud, del taglio Ires.
Fondo di Garanzia
Tra gli obiettivi degli emendamenti c'è anche quello di agevolare l'accesso al Fondo di Garanzia da parte delle mid-cap, le società a media capitalizzazione con un massimo di 499 dipendenti. Allo studio ci sarebbe anche l'innalzamento dell'importo massimo garantibile per singola impresa da 2,5 a 5 milioni di euro.
Imu e Tasi
Sul fronte 'casa', si lavora all'ipotesi di cancellare Imu e Tasi anche per le abitazioni di proprietà date in comodato d'uso ai parenti di primo grado, quindi genitori e figli, e di introdurre delle agevolazioni per chi affitta seconde case a canone concordato.
Contante
Diversi emendamenti contestano la proposta del Governo di innalzare il tetto per il contante dagli attuali mille a 3mila euro. Si va dalla proposta di portarlo a 500 euro a quella di mantenere il tetto dei mille euro per i soli trasferimenti attraverso Money Transfer.
Pensioni
Quasi certamente destinate alla bocciatura diverse proposte che puntano a introdurre, già dal 2016, maggiore flessibilità in uscita. Altri emendamenti riguardano l'estensione della platea degli esodati, l'accesso all’Opzione Donna da parte delle lavoratrici nate nell’ultimo trimestre 1958 e il ricongiungimento dei contributi confluiti in diverse gestioni previdenziali.
Le proposte delle Regioni
Diversi gli emendamenti presentati dalla Conferenza delle Regioni, tutti senza oneri finanziari per lo Stato.
Fondo Sviluppo e Coesione
Tra questi, una proposta diretta a valorizzare le sinergie istituzionali fra Stato, Regioni e Province autonome nella programmazione e gestione delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020.
L'idea è quella di mantenere in campo alle amministrazioni centrali il 50% dei nuovi fondi FSC e di assegnare il restante 50% alle Regioni e alle Province autonome che hanno dimostrato buone performance di utilizzo nella programmazione 2007-2013. Tali performance dovrebbero corrispondere a una spesa di almeno il 50% delle risorse ricevute nello scorso settennato nel caso delle Regioni più sviluppate e di almeno il 25% per quelle meno sviluppate.
Organismi pagatori PAC
Tra le priorità segnalate dalle Regioni rientra anche l'armonizzazione delle regole e dei tempi per tutti gli Organismi pagatori di cui le amministrazioni si servono in alternativa all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) per la gestione fuori bilancio dei fondi della Politica Agricola Comune (PAC) e degli aiuti statali e regionali correlati.
Anticipazioni di cassa e cofinanziamento fondi Ue
Le Regioni hanno poi chiesto di poter accedere alle anticipazioni di cassa di cui all'articolo 8 comma 1 del decreto-legge 78-2015 anche al fine di finanziare il piano dei pagamenti riferito ai debiti certi, liquidi ed esigibili diversi da quelli finanziari e sanitari maturati alla data del 31 dicembre 2014.
Un ulteriore emendamento mira a introdurre maggiore flessibilità per le Regioni che negli anni scorsi hanno subito il blocco dei pagamenti da parte della Commissione europea a valere sui Programmi operativi regionali e hanno poi ottenuto da Bruxelles le somme dovute nell'esercizio finanziario corrente.
Emblematico il caso della Regione Calabria che nel 2015 ha ottenuto lo sblocco dei pagamenti FESR 2007-2013, per un importo di circa 780 milioni di euro relativi alle certificazioni di spesa maturate e presentate alla Commissione europea nell’arco temporale di circa 4 anni.
Nel corso di quegli anni, osserva la Conferenza delle Regioni, per raggiungere i target di avanzamento della spesa, la Calabria ha garantito i relativi pagamenti utilizzando le disponibilità di cassa derivanti da risorse proprie, accumulando arretrati sui pagamenti (in regime di anticipazione) riguardanti invece il Fondo Sviluppo e Coesione, il FAS regionale, gli altri fondi ministeriali da delibere del CIPE, etc.
La proposta delle Regioni è quella di permettere che le attuali disponibilità di cassa della Calabria, e delle altre amministrazioni che si trovino nella stessa situazione, vengano utilizzate, una volta coperte le spese del FESR 2007-2013, anche per i costi di investimento procrastinati negli anni scorsi e non più rinviabili.
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Testo legge Stabilita' 2016
Emendamenti Senato
Documento Conferenza delle Regioni
Author: Ministero Istruzione, Università e Ricerca / photo on flickr