Politica Coesione 2014-2020: il Performance Framework per valutare i programmi
Un seminario promosso dall’Unità di valutazione degli investimenti pubblici del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica affronta il tema della valutazione ex ante dei programmi operativi della politica di coesione 2014-2020 in corso di preparazione.
Come sottolineato nelle linee guida della Commissione europea per gli enti incaricati della predisposizione dei programmi operativi, la politica di coesione per il periodo 2014-2020 si propone un forte orientamento ai risultati e richiede congruenza con gli obiettivi della strategia Europa 2020, con le raccomandazioni del Consiglio e i Programmi nazionali di riforma degli Stati membri.
Da una parte, quindi, il responsabile della programmazione deve:
- presentare una proposta di strategia operativa motivata e non, come in passato, una lunga analisi di contesto,
- concentrarsi sui risultati da raggiungere e su come farlo,
- mantenere la coerenza con il documento di strategia nazionale.
Dall'altra, al valutatore si richiede “uno screening più accurato delle scelte operative, del loro significato, della loro plausibilità e sostenibilità” e “un sostegno per valutare bene la congruità delle allocazioni finanziarie e di tutte le parti di sintesi strutturata del programma”.
La nuova programmazione si caratterizza anche per l'introduzione del Performance framework, o quadro di riferimento dell’attuazione, un nuovo strumento diretto a migliorare l'efficacia nell'implementazione dei programmi. Il Performance framework si basa su un sistema di indicatori legati principalmente all'attuazione finanziaria e agli interventi realizzati, per cui devono essere fissati target intermedi (milestones) al 2018 e target finali al 2023.
Nel 2019, dopo aver verificato lo stato di attuazione dei programmi con la cosiddetta performance review, la Commissione europea attribuirà infatti la riserva di efficacia (performance reserve) alle priorità che hanno conseguito i target intermedi. Laddove, invece i target intermedi e finali non siano stati conseguiti in maniera soddisfacente sono possibili sanzioni e in particolare la Commissione potrà procedere alla sospensione dei pagamenti nel 2019 e a correzioni finanziarie nel 2025.
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Traduzione del documento di orientamento sulla valutazione ex-ante della Commissione europea
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