Commissione Ue: investire nel sociale, sfruttando meglio i fondi europei

Sociale - foto di bdeboikot La Commissione europea invita gli stati membri a dare priorità agli investimenti sociali e a modernizzare i propri sistemi di protezione dei cittadini, anche attraverso un uso più efficiente delle risorse comunitarie. È quanto si legge in una comunicazione pubblicata oggi dall'Esecutivo Ue, in cui vengono forniti orientamenti agli stati dell'Unione su come utilizzare al meglio il sostegno finanziario di Bruxelles, in particolare quello proveniente dal Fondo sociale europeo.

Il Pacchetto Investimenti sociali presentato dalla Commissione costituisce un quadro integrato di interventi che prende in considerazione le differenze economiche e di bilancio tra gli stati membri e che si articola in una serie di azioni per:

  • garantire che i sistemi di protezione sociale soddisfino i bisogni delle persone nei momenti critici della loro vita. È necessario fare di più per ridurre il rischio di disgregazione sociale ed evitare in tal modo una spesa sociale più elevata in futuro;
  • semplificare le politiche sociali e concentrarsi sugli effettivi destinatari in modo da fornire sistemi di protezione sociale adeguati e sostenibili. Alcuni paesi riportano risultati migliori per la società rispetto ad altri, pur disponendo di risorse simili o inferiori, il che dimostra che esistono i margini per una spesa più efficiente in interventi sociali;
  • perfezionare le strategie di inclusione attiva negli stati membri. Cura dell’infanzia e istruzione, prevenzione dell’abbandono scolastico, formazione e aiuto nella ricerca del lavoro, facilitazioni in fatto di alloggio e accessibilità dell’assistenza medica sono tutti settori di intervento con forti caratteristiche di investimento sociale.

Oltre alla comunicazione di Bruxelles, che espone il quadro strategico, il pacchetto Investimenti sociali è corredato anche da altri documenti, che si focalizzano su quelle che la Commissione reputa le priorità tematiche:

  • una raccomandazione intitolata "Investire nell’infanzia: spezzare il circolo vizioso dello svantaggio" contenente un quadro integrato di interventi volti a migliorare la condizione dei bambini;
  • la terza relazione biennale sui servizi sociali di interesse generale, mirata ad aiutare le autorità pubbliche e gli stakeholder a comprendere e porre in atto la normativa unionale riveduta in fatto di servizi sociali;
  • sei documenti di lavoro relativi a:
    - tendenze demografiche e sociali,
    - inclusione attiva delle persone escluse dal mercato del lavoro,
    - assistenza
    di lungo periodo,
    - investimenti nella salute,
    - miglior utilizzo delle risorse Fse,
    - persone senza fissa dimora
    .

"Gli investimenti sociali sono fondamentali per emergere dalla crisi più forti, più coesi e più competitivi. Nel rispetto degli attuali vincoli di bilancio è opportuno che gli stati membri rivolgano la loro attenzione al capitale umano e alla coesione sociale'', ha dichiarato il commissario per l'Occupazione Laszlo Andor. ''Tale azione è di importanza decisiva per compiere reali progressi verso il conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 e evitare che gli Stati membri sostengano costi finanziari e sociali molto più alti in futuro", ha concluso Andor.

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Comunicazione sugli Investimenti sociali