Boom dei monopattini, in crisi il trasporto pubblico: il rapporto MobilitAria 2022
L’auto resta ancora la protagonista degli spostamenti degli italiani ma, complici le regole anti-covid e gli investimenti delle amministrazioni per la ciclabilità, i dati sulla mobilità nelle 14 città metropolitane hanno segnato un vero boom del monopattino in sharing.
Mobility as a service for Italy: il bando PNRR per rendere le città e i trasporti smart
A soffrire è invece il trasporto pubblico, che risente il duplice effetto del perdurare della pandemia e del calo degli spostamenti.
Una fotografia resa dal rapporto MobilitAria 2022, realizzato da Kyoto Club e dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iia), in collaborazione con ISFORT, nell’ambito della campagna europea Clean Cities. Rapporto che analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2021 nelle 14 città metropolitane italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Reggio Calabria, Torino, Venezia.
Ciclabili, micromobilità elettrica, sharing: come cambiano gli spostamenti in Italia
Il rapporto registra innanzitutto una buona notizia: il potenziamento delle reti ciclabili grazie anche agli stanziamenti del Ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS). Tra i casi virtuosi si segnalano Roma (+ 69 km), Genova (+ 29 km), Torino (+17 km), Bologna (+ 12 km) e Cagliari (+11 km).
L’altro dato senz’altro positivo riguarda i servizi di micromobilità elettrica: da un lato, nel corso del 2021, sono stati avviati in due città che prima ne erano sprovviste (Catania e Palermo), dall’altro sono stati potenziati dove esistenti (Milano, Torino, Napoli e Bari).
Per il bike sharing la città più virtuosa è sicuramente Milano, con quasi 17mila bici in flotta (trend in aumento rispetto allo scorso anno). A seguire abbiamo Roma (9700 bici, tendenza positiva), seguita da Torino (5300), Firenze (4000) e Bologna (2500).
Per quanto riguarda invece il car sharing, sul podio figurano Roma (con una flotta di 2153), Milano (2118) e Torino (880). Il capoluogo lombardo si piazza al primo posto anche per quanto riguarda la mobilità condivisa degli scooter (4.352 pezzi in flotta) seguita dalla Capitale (3400).
Aumentano le auto elettriche
Un altro dato interessante riguarda la composizione del parco circolante: le auto a gasolio sono in diminuzione, mentre si registra una crescita significativa delle auto elettriche e ibride. Tra i principali exploit si segnalano Roma (99931 ibride e 10805 elettriche) Milano (86147 e 7509), Torino (47470 e 5263) Firenze (41735 e 7292) e Bologna (29268 e 2157).
Dati positivi ma si deve ancora migliorare
Per il futuro, si legge in una nota al report MobilitAria 2022, servono cambiamenti strutturali e forti innovazioni in grado di accelerare la decarbonizzazione fornendo un’offerta intelligente di mobilità da attuare, secondo Kyoto Club e CNR-IIA, attraverso l’adozione di alcune misure.
In primis colmare il gap del trasporto ferroviario locale e la cura del ferro. Ma anche:
- potenziare il trasporto collettivo di massa nelle città realizzando nuove reti tramviarie e ampliando i filobus e i bus già esistenti;
- investire sulle reti ciclabili per 5.000 km di percorsi;
- rafforzare i servizi di sharing mobility;
- puntare sul trasporto pubblico e sull’integrazione modale;
- predisporre dei Piani Urbani di Logistica Urbana Sostenibile;
- dotare le città di zone a basse emissioni, dove escludere in modo progressivo la circolazione delle auto e moto e veicoli commerciali più inquinanti;
- elettrificare la mobilità;
- riorganizzare il lavoro della pubblica amministrazione e del settore privato con lo smart working e la differenziazione degli orari.
Per raggiungere questi obiettivi, continuano Kyoto Club e CNR-IIA, servono importanti strumenti strategici: l’approvazione di un nuovo Codice della Strada e l’aggiornamento del Piano Nazionale Energia e Clima per lo sviluppo della mobilita elettrica e delle energie rinnovabili. Ma serve anche approfondire le conoscenze sui fenomeni di inquinamento atmosferico nelle Città Metropolitane, emanare nuove Linee Guida omogenee per la redazione ed aggiornamento dei Piani Regionali per la qualità ed il risanamento dell’aria ed accelerare l’attuazione del Programma Nazionale di Controllo dell’Inquinamento Atmosferico incluso tra gli obiettivi strategici del PNRR.