Il 2023 sarà l'Anno europeo delle competenze
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico sull'Anno europeo delle competenze, che coprirà una finestra temporale fissata dal 9 maggio 2023 all'8 maggio 2024.
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La disponibilità di un ricco bagaglio di competenze gioca un ruolo chiave nella transizione verde e digitale del settore pubblico e privato. Tuttavia, attualmente oltre tre quarti delle imprese dell'UE incontrano difficoltà a trovare lavoratori qualificati e i dati Eurostat più recenti indicano che solo il 37% degli adulti ha l'abitudine di seguire corsi di formazione.
Nasce proprio da queste premesse la proposta della Commissione europea di dedicare il 2023 al tema delle competenze, dando un nuovo slancio all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita di ogni persona.
A fare l’annuncio è stata la presidente Ursula von der Leyen in occasione del discorso sullo stato dell’Unione 2022, in cui ha ribadito l’importanza per l’Europa di attirare e coinvolgere tutti i cittadini, senza lasciare nessuno indietro, affinchè la ripresa economica sia socialmente equa e giusta e porti reali benefici.
Dopo la proposta di Bruxelles, presentata in data 12 ottobre 2022, il Parlamento UE e il Consiglio hanno discusso quanto proposto dalla Commissione, raggiungendo un accordo politico relativo all'iniziativa, lo scorso 7 marzo. Questa intesa sarà seguita dall'adozione formale della decisione in seduta plenaria e in Consiglio.
Anno europeo delle competenze: gli obiettivi per la competitività
L'Anno europeo delle competenze darà nuovo slancio al raggiungimento degli obiettivi sociali dell'UE per il 2030, che auspicano il coinvolgimento di almeno il 60% degli adulti in attività di formazione e un'occupazione pari ad almeno il 78% della popolazione adulta.
L'iniziativa contribuirà inoltre a conseguire gli obiettivi della bussola per il digitale 2030, dotando almeno l'80% degli adulti di competenze digitali di base e dando lavoro a 20 milioni di esperti informatici.
Con l'Anno europeo delle competenze 2023 l'Unione europea perseguirà quattro obiettivi principali:
- promuovere investimenti maggiori, più efficaci e inclusivi nella formazione e nel miglioramento del livello delle competenze per sfruttare appieno il potenziale della forza lavoro europea e sostenere le persone nel passaggio da un posto di lavoro a un altro;
- garantire che le competenze siano adeguate alle esigenze del mercato del lavoro, anche cooperando con le parti sociali e le imprese;
- abbinare le aspirazioni e le competenze delle persone alle opportunità offerte dal mercato del lavoro, in particolare per la transizione verde e digitale e la ripresa economica. Si presterà particolare attenzione all'inserimento lavorativo di donne e giovani che non hanno un'occupazione né seguono un percorso scolastico o formativo;
- attrarre persone provenienti da paesi terzi con le competenze necessarie all'UE, anche rafforzando le opportunità di apprendimento e la mobilità e agevolando il riconoscimento delle qualifiche.
Per raggiungere i target stabiliti, l'UE potrà contare su un ventaglio di iniziative già in atto per sostenere lo sviluppo delle skills. Tra queste, ad esempio, l'agenda per le competenze per l'Europa, la nuova agenda europea per l'innovazione e la strategia europea per le università.
Restando in tema di opportunità messe a disposizione a livello comunitario, ci sono ingenti finanziamenti che possono supportare il tema principe del 2023. Tra questi i principali sono:
- il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) che, con un bilancio di oltre 99 miliardi di euro per il settennato 2021-27, è il principale strumento dell'UE per investire nelle persone;
- il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), che può sostenere le riforme e gli investimenti degli Stati membri anche nel settore delle competenze e dell'occupazione. Nei PNRR approvati finora da Commissione e Consiglio, circa il 20% della spesa sociale è dedicato a "occupazione e competenze";
- Digital Europe prevede un budget di 580 milioni di euro per lo sviluppo di competenze digitali avanzate. Il programma fornisce finanziamenti strategici e, tra l'altro, sostiene lo sviluppo di un bacino di esperti digitali qualificati e di talento, rafforzando nel contempo la cooperazione tra gli Stati membri dell'UE e i portatori di interessi in materia di competenze e posti di lavoro digitali;
- Horizon Europe sostiene le competenze dei ricercatori, degli imprenditori e degli innovatori, in particolare attraverso le sue azioni Marie Skłodowska-Curie, il Consiglio europeo per l'innovazione e l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia;
- Erasmus+ che, con un bilancio di 26,2 miliardi di euro, sostiene tra l'altro lo sviluppo, sul piano personale e professionale, di studenti, corpo docente e istituti di istruzione e formazione professionale attraverso il finanziamento di attività di mobilità e partenariati per la cooperazione in tutta Europa. Il programma, inoltre, finanzia le università europee che stanno sperimentando lo sviluppo di microcredenziali per la formazione, il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione.
Tra gli altri strumenti che possono sostenere lo sviluppo delle competenze ricordiamo il programma InvestEU, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo per una transizione giusta, il Corpo europeo di solidarietà, il Programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE), il Fondo per la modernizzazione, lo strumento di sostegno tecnico e lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale.
Anno UE delle skills: le iniziative del 2023
Durante l’Anno europeo delle competenze, la Commissione, il Parlamento europeo, gli Stati membri, le parti sociali, i servizi per l’impiego pubblici e privati, le camere di commercio e dell’industria, gli erogatori di istruzione e formazione, i lavoratori e le imprese, collaboreranno per promuovere lo sviluppo delle competenze, migliorando così opportunità professionali e di vita per le persone.
L’apertura ufficiale dell'Anno europeo delle competenze verrà celebrata il prossimo 9 maggio, coincidente con la Giornata dell’Europa: questa data segna l'anniversario della storica dichiarazione in cui l'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l'idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa. La chiusura dell'Anno, invece, è prevista per l'8 maggio 2024.
In questo arco temporale si susseguiranno varie azioni e interventi come, ad esempio:
- conferenze, forum di discussione e altri eventi per promuovere il dibattito sul ruolo e sul contributo delle politiche per le competenze;
- eventi per promuovere il confronto e l'apprendimento reciproco sulle azioni e gli approcci che gli attori pubblici, privati e del terzo settore possono intraprendere;
- iniziative per promuovere la fornitura, il finanziamento e l'adozione di opportunità di aggiornamento e riqualificazione;
- campagne di comunicazione e sensibilizzazione sulle iniziative comunitarie per il miglioramento delle competenze e la riqualificazione.
Per garantire una gestione efficente delle attività pertinenti a livello nazionale, la Commissione europea ha invitato i Paesi membri dell'UE a nominare un coordinatore nazionale per l'Anno europeo delle competenze.
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