Economia circolare - Ue lancia consultazione pubblica
Avviata una consultazione pubblica sulla strategia per la transizione dell'Unione europea verso l'economia circolare. I soggetti interessati possono inviare il proprio contributo alla Commissione europea entro il 20 agosto 2015.
Dopo l'annuncio, a dicembre 2014, da parte del vicepresidente della Commissione Ue responsabile per la Qualità della legislazione Frans Timmermans, del ritiro del pacchetto europeo sull'economia circolare dal programma di lavoro 2015, con la contestuale promessa di proporne uno migliore l'anno successivo, si attende il lancio di un nuovo piano d'azione sul tema entro la fine dell'anno.
Per la messa a punto del piano, la Commissione europea ha richiesto il contributo di cittadini e operatori del settore attraverso lo strumento della consultazione pubblica. I soggetti interessati hanno tempo fino al 20 agosto 2015 per presentare le proprie proposte in vista di una strategia efficace per la transizione dell'Ue verso l'economia circolare
Le proposte saranno elaborate da un gruppo guidato dallo stesso Timmermans, dal vicepresidente della Commissione Ue responsabile per l'Occupazione Jyrki Katainen, dal commissario per l'Ambiente Karmenu Vella e dalla commissaria per l'Industria Elżbieta Bieńkowska.
L'economia circolare
I sistemi a economia circolare si basano su elementi quali il riutilizzo di materiali e energia, la riduzione dei rifiuti e il risparmio delle risorse. Secondo la Commissione Ue, la transizione verso un'economia più circolare in Europa servirà a:
- promuovere la competitività,
- favorire la crescita e l'occupazione,
- proteggere l'ambiente,
- offrire ai cittadini prodotti innovativi e più duraturi che porteranno risparmi economici e miglioreranno la qualità di vita.
Le strategie che contribuiranno a condurre l'Europa verso un'economia circolare competitiva, spiega ancora Bruxelles, dovranno contemplare l'intero ciclo di vita dei prodotti, tenendo conto delle caratteristiche del singolo Stato membro. Le azioni da intraprendere, dunque, riguarderanno non solo la gestione dei rifiuti ma anche la progettazione intelligente, il riutilizzo e la riparazione dei prodotti, il consumo sostenibile, l'uso intelligente delle materie prime e il rafforzamento dei mercati delle materie prime secondarie.
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