Patti per il Sud – siglati quelli per Puglia e Sicilia
Con la firma degli accordi con Puglia e Sicilia, i Patti per il Sud siglati dal Governo salgono a quota 13. Mancano all'appello le città metropolitane di Napoli e Cagliari.
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I Patti per il Sud, al centro del piano per il Mezzogiorno, individuano risorse, priorità e tempi d’azione per ciascuna delle aree del Paese interessate dai progetti di investimento.
Patto per la Puglia
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano hanno firmato il patto che prevede un investimento complessivo pari a 5,7 miliardi di euro, articolato in sei assi prioritari:
- Infrastrutture;
- Ambiente;
- Sviluppo economico e produttivo;
- Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali;
- Occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione;
- Altro (completamenti).
Prevista la realizzazione di 41 interventi strutturali in materia di mobilità, logistica, sicurezza nei trasporti, sociale e adeguamento della rete ospedaliera.
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Patto per la Sicilia
5,7 miliardi di investimenti anche per la Regione Sicilia, il cui patto è stato siglato dal premier e dal presidente della Regione Rosario Crocetta presso la Valle dei Templi ad Agrigento.
Risorse articolate in cinque assi prioritari:
- Infrastrutture;
- Ambiente;
- Sviluppo economico e attività produttive;
- Turismo e cultura;
- Sicurezza, legalità e vivibilità del territorio.
Con “3 miliardi e 200 milioni di euro di opere immediatamente cantierabili, la firma del Patto sigla uno straordinario obiettivo che apre di fatto un grandissimo Cantiere Sicilia”, dichiara la vicepresidente della Regione a margine della visita del premier.
I patti già firmati e quelli mancanti
Il primo ad essere stato siglato, il 24 aprile scorso, è stato quello per la Regione Campania: in tutto, il Patto per la Campania prevede investimenti per 9,5 miliardi di euro in 6 aree d'intervento: Infrastrutture; Ambiente; Sviluppo economico e produttivo; Scuola, Università e Lavoro; Turismo e cultura; Sicurezza e Cultura della Legalità.
Il 30 aprile è stata la volta della Regione Calabria: un Patto da 4,9 miliardi di euro articolato in una serie di interventi nei settori: Infrastrutture nodali; Ambiente e messa in sicurezza del territorio (Programma Calabria Sicura); Sviluppo economico e produttivo; Turismo, Cultura e Sport; Scuola, Università e lavoro; Edilizia ed innovazione sanitaria; Sicurezza e legalità.
Nel corso della stessa giornata, Renzi ha inoltre inaugurato i nuovi spazi del Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria, siglando al contempo il Patto per la città, da 410 milioni di euro.
A seguire sono stati siglati i patti per altre due città metropolitane, Catania e Palermo, rispettivamente da 739 e 770 milioni di euro, e quello per la Basilicata, da 4 miliardi di euro, articolato in cinque assi: Infrastrutture (circa 1,83 miliardi di euro), Ambiente (953 milioni), Sviluppo economico e produttivo (424 milioni), Turismo e cultura (308 milioni), Welfare e legalità (278 milioni).
Quindi è stata la volta dei patti con la Regione Abruzzo, cui stato è destinato 1 miliardo e mezzo per investimenti in infrastrutture (616 milioni di euro), ambiente (477 milioni), sviluppo economico e produttivo (157 milioni), turismo e cultura (254 milioni), e la città metropolitana di Bari, cui sono andate risorse superiori a 657 milioni di euro, concentrate su infrastrutture (315 milioni), sviluppo economico e produttivo (71 milioni e mezzo), riqualificazione sociale e servizi metropolitani (170 milioni), ambiente e territorio (32 milioni), turismo e cultura (63 milioni), governance (5 milioni).
Gli ultimi patti siglati prima quelli di Puglia e Sicilia hanno riguardato la Regione Molise, cui è destinato un investimento di 727,7 milioni di euro, la Sardegna, che può contare su un investimento di quasi 3 miliardi di euro, e il Contratto istituzionale di sviluppo con la città di Taranto.
Mancano all'appello solo le città metropolitane di Napoli e Cagliari.