Lo sviluppo delle imprese romane passa per la digitalizzazione
Nonostante molte imprese romane abbiano investito ingenti risorse in ambito digitale negli ultimi anni, diversi ostacoli hanno frenato la crescita potenziale delle aziende. Burocrazia, scarsa informazione e competenze, difficoltà di accesso ai finanziamenti e mancato completamento dell’infrastruttura di connettività a banda ultralarga sono alcuni dei problemi rilevati dall'indagine di Confcommercio Roma e Format Research.
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Lo studio è stato presentato durante l'evento "La sfida della transizione digitale per le imprese romane: opportunità, ostacoli e vincoli", organizzato da Confcommercio Roma e Federservizi come occasione di confronto all’interno del programma di Rome Future Week.
Dopo l'apertura dei lavori, a cura del Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, il Presidente di Federservizi Roma e Amministratore delegato di Eprcomunicazione Camillo Ricci e il Presidente di Format Research Pierluigi Ascani hanno presentato i risultati dell'indagine che è stata condotta sulle imprese del terziario (commercio, turismo e servizi) del territorio di Roma Capitale, per conto di Confcommercio Roma in collaborazione con Format Research.
I temi emersi sono poi stati discussi nel corso di una tavola rotonda, con il contributo di Roberta Angelilli, Vice-presidente della Regione Lazio e Assessore a Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione; Pierpaola D’Alessandro, Vice-Direttore Generale Vicario di Roma Capitale; Davide D’Arcangelo, CEO di Next4 | Responsabile Relazioni Istituzionali di Fondazione Italia Digitale; Andrea Falessi, Direttore relazioni esterne di Openfiber. In conclusione dei lavori anche un intervento di Pier Andrea Chévallard, Presidente di Confcommercio Roma | Amministratore Delegato di Tinexta Spa.
Il rapporto Confcommercio Roma - Format Research
L’obiettivo dello studio condotto da Confcommercio Roma e Format Research era quello di rilevare, descrivere ed analizzare il livello di digitalizzazione delle imprese del terziario che operano nella provincia di Roma in termini di investimenti effettuati e di ostacoli interni e sistemici incontrati nel processo di digitalizzazione che impediscono o rallentano la transizione digitale delle imprese.
Le interviste, per un totale di mille imprese, sono state effettuate tramite Sistema CATI (Computer Aided Telephone Interview) e CAWI (Computer Aided Web Interview) nel periodo compreso tra il 21 agosto e il 4 settembre 2023.
Negli ultimi due anni (2022-2023), è emerso dall'indagine, circa il 23% delle imprese del terziario di Roma ha effettuato investimenti nel digitale, in continuità con il dato del biennio precedente (23,2%) e in linea con la media delle imprese italiane.
La quota di imprese che strutturalmente non investono nell'innovazione digitale, non avendolo fatto né negli ultimi anni né precedentemente, è risultata invece pari al 15,5% circa, di cui il 3,5% desiderava farlo ma non ha potuto.
A fare investimenti nell'evoluzione digitale a Roma nel periodo 2022-23 sono state in prevalenza le piccole imprese con un numero di addetti compreso tra 10 e 20 (29,7%), le piccole imprese fino a 49 addetti (33,2%) e le medie e grandi imprese (54,3%), mentre presso le microimprese (1-9 addetti) si rileva negli ultimi due anni un tasso inferiore rispetto alla media delle imprese del terziario di Roma Capitale.
Dall'indagine si evince inoltre che investono nell'evoluzione digitale in prevalenza le grandi strutture della ricezione turistica ed alberghiera e le imprese dei servizi.
Gli investimenti effettuati dalle imprese
Negli ultimi due anni gli investimenti effettuati dalle imprese del terziario di Roma Capitale nel campo della digitalizzazione hanno riguardato in prevalenza il digital marketing e la comunicazione (54,1%), la sicurezza informatica (40,3%), la condivisione dei documenti con clienti e fornitori (36,5%). Seguono poi la digitalizzazione dei processi interni, la gestione dei dati sul cloud ed il commercio elettronico.
L'importanza dell'informazione per la transizione digitale delle imprese
Gli ostacoli che più di altri hanno rallentato il processo di transizione digitale delle imprese del terziario di Roma Capitale sono stati, secondo l'opinione delle imprese che hanno investito nell'evoluzione digitale negli ultimi due anni, la scarsa informazione sul tema: ovvero la difficoltà delle imprese di identificare le esigenze alle quali dare una risposta in termini di soluzioni digitali (per il 33% delle imprese) e la burocrazia ritenuta eccessiva per effettuare gli investimenti nel digitale (32,2%).
A questi due ostacoli seguono poi la difficoltà nel trovare fornitori o consulenti in grado di assistere le imprese nell’innovazione (30,2%), la connessione internet debole (29,5%), la difficoltà ad accedere a finanziamenti per l’innovazione tecnologica (24,1%), nel reperire risorse qualificate (22,6%) e acquisire/formare competenze interne (20,9%). E' interessante notare come anche il 24,7% delle imprese che non hanno fatto investimenti digitali negli ultimi anni indicano come importante fattore di ostacolo la burocrazia ritenuta eccessiva per accedere ai finanziamenti.
Gli ostacoli sistemici alla digitalizzazione delle aziende del settore terziario di Roma
Oltre il 77% delle imprese del terziario che hanno investito nell'evoluzione digitale nel 2022-23 ritiene che esistano delle criticità nel territorio della provincia di Roma che vanno risolte prioritariamente affinché le imprese stesse possano beneficiare pienamente della transizione digitale. Si tratta di una percentuale piuttosto elevata, un vero e proprio punto di attenzione, se si pensa che è espressione proprio delle imprese che negli ultimi anni hanno fatto investimenti digitali.
Le priorità indicate dalle imprese sono la semplificazione delle procedure burocratiche per le relazioni con la PA (per il 49,4% delle imprese), il completamento dell’infrastruttura di connettività a banda ultralarga (42,1% delle imprese), la disponibilità di soggetti che siano in grado di supportarle ed assisterle nel processo della transizione digitale (31,9%) e la facilitazione dell’accesso ai finanziamenti per l’innovazione digitale (28,2%).
La città di Roma viene ritenuta una città competitiva per fare investimenti nel digitale - ovvero una città che aiuta le imprese nella transizione digitale - da parte di poco più di un terzo delle imprese del terziario che hanno investito nell'evoluzione digitale negli ultimi due anni.
Il tema della connettività aziendale
Il 69% delle imprese del terziario di Roma dispone della fibra ottica: di queste, il 40,3% dispone della fibra ottica FTTC, ovvero quella che arriva fino alla cabina di zona, e il 28,7% della fibra FFT, che arriva fino al router del cliente. Il totale delle imprese del terziario di Roma raggiunte dalla fibra è aumentato rispetto al 2022 del 4,6%.
Aumentata rispetto al 2022 anche la percentuale delle imprese che giudica «ottima» o «buona» la qualità della connessione Internet della quale dispone (è pari al 78,1%, contro il precedente 73%). Ed è diminuita al contempo la percentuale degli insoddisfatti, dal 18% del 2022 al 15,2% del 2023.
Nell’ambito del 15,2% delle imprese che giudica mediocre o pessima la qualità della connessione Internet della quale dispone, il 52,1% ritiene che tale circostanza ostacoli «molto» o «abbastanza» lo sviluppo delle performance della propria impresa.
Più nel dettaglio la qualità bassa o pessima della connessione produce una serie di metastasi sulla competitività: in primo luogo il mancato snellimento dei processi di lavoro (per il 51,9% delle imprese), poi l’aumento dei costi dell’impresa (25,5%) ed una minore qualità del servizio ai clienti (21,2%).
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