Ecommerce – in crescita gli acquisti online via smartphone

Indagine sul valore dell'eCommerce italiano nel 2019Vale oltre 31 miliardi di euro il settore degli acquisti online in Italia ed il 40% del totale viene raggiunto tramite smartphone. Questi i principali risultati dell’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2c, che quest’anno festeggia i vent’anni dalla prima rilevazione.

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Il dato principe della ricerca, promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, riguarda l’aumento del valore degli acquisti online che, nel 2019 sfiora i 31,6 miliardi di euro, +15% rispetto al 2018. L’incremento in valore assoluto è il più alto di sempre, pari a 4,1 miliardi di euro.

“Se consideriamo che nel 1999 l'eCommerce in Italia valeva circa 100 milioni di euro (quasi esclusivamente generati da acquisti di servizi) e che solamente nel 2010 raggiungeva la soglia dell'1% del Retail, sono evidenti i progressi fatti dal nostro Paese negli ultimi anni. Nonostante il ritardo rispetto ad altri mercati, anche in Italia l’eCommerce è ormai decisivo nello sviluppo e nella promozione di modelli fortemente innovativi di relazione con i consumatori che, pur partendo dall’online, si propagano a tutto il Retail”, ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente Netcomm.

L’evoluzione del mercato

La crescita è trainata dall’acquisto di prodotti, che raggiungono i 18,1 miliardi di euro nel 2019, paria a 281 milioni di ordini e ad uno scontrino medio di circa 66 euro. D’altra parte, la componente dei servizi è, invece, entrata in una fase di maturità, con un incremento di quasi un miliardo di euro (+8%), raggiunge i 13,5 miliardi di euro grazie a 60 milioni di ordini e a uno scontrino medio di circa 228 euro.

Tra i prodotti,  l'Informatica & elettronica stabilisce il suo ruolo di comparto più rilevante (+19% per un valore di 5,3 miliardi di euro), seguito dall’Abbigliamento (+16%, 3,3 miliardi di euro).

Arredamento & Home living (+30%) e Food & Grocery (+42%) sono quelli che crescono di più percentualmente. L’Editoria supera il miliardo di euro (+8%) mentre gli acquisti in tutti gli altri comparti di prodotto valgono insieme 5,2 miliardi di euro nel 2019, in crescita del 21% rispetto al 2018. In questo aggregato si distingue il contributo dei Ricambi auto, con pezzi di ricambio e pneumatici per un valore di 760 milioni di euro (+24%), dei Giocattoli, con 602 milioni (+18%) e del Beauty, con l’acquisto di profumi e cosmetici per un valore di 568 milioni (+27%).

A proposito di servizi, troviamo sempre al primo posto nell’eCommerce italiano il settore Turismo e Trasporti, con 10,9 miliardi di euro. La crescita a ritmi moderati, con un +9% rispetto al 2018, è determinata dagli acquisti di biglietti per i trasporti ferroviari e aerei, dalla prenotazione di appartamenti e case-vacanza e dalla prenotazione di camere di hotel.

Gli acquisti online nelle Assicurazioni valgono 1,5 miliardi di euro (+6%) e rimangono focalizzati sulle RC Auto. I comparti di servizio aggregati nell’Altro valgono 1,1 milioni di euro, in linea con il valore del 2018 e rimangono importanti, in questa categoria, i contributi del Ticketing per eventi e delle Ricariche telefoniche.

“Nonostante rappresenti ancora una piccola parte degli acquisti complessivi (7,3%), l’eCommerce è oggi responsabile del 65% della crescita Retail complessiva (online + offline): gli acquisti online crescono infatti del 15%, mentre i consumi complessivi sono sostanzialmente stabili (+1,5%). Nel 2019 l’incidenza dell’eCommerce B2c sul totale vendite Retail passa dal 6,5% al 7,3%, con una significativa differenza tra prodotti (6%) e servizi (11%)”, ha dichiarato Valentina Pontiggia, direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c.

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Export in crescita

L’export italiano di beni di consumo attraverso i canali digitali cresce anche nel 2019, raggiungendo un valore di 4,4 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2018 pari a +13%. Se si considerano i servizi, con circa 1,4 miliardi in più rispetto all’anno precedente, il motore della crescita è rappresentato principalmente dal settore Turismo, grazie specialmente agli operatori del trasporto. 

I prodotti invece, grazie a una crescita del 13%, valgono circa 3 miliardi di euro e rappresentano il 67% delle vendite totali oltreconfine. L’Abbigliamento è il principale comparto nell’esportazione e costituisce circa i due terzi dell’Export di prodotto, seguito da Arredamento & Home Living (6%), Informatica ed elettronica di consumo (5,5%), Beauty (4%) e Food&Grocery (3%).

Le principali direttrici dell’export digitale di prodotto sono rappresentate dall’Europa, che attrae il 58% circa del flusso a valore, e dagli USA (20%). Seguono alcuni Paesi del sud-est asiatico, come Cina (4%), Giappone (3%) e Russia (3%).

La rivincita dello smartphone sul desktop

Il 2019 rappresenta un anno di transizione per quanto riguarda i devices coinvolti nell’eCommerce B2c in Italia. Infatti, se il desktop rimane il mezzo preferito dagli utenti per fare shopping online, il valore degli acquisti virtuali fatti tramite questo dispositivo passa dal 60% nel 2018 al 55% nell’anno in corso. Un calo che indica un passaggio di consegna positivo per gli smartphone, che costituiscono il 40% degli acquisti online complessivi (era il 34% nel 2018).

Nei principali comparti di prodotto lo smartphone ha una quota sull’eCommerce totale molto elevata e arriva già in alcuni casi a rappresentare il principale device di acquisto. Ad esempio, il 50% degli acquisti a valore nell’Abbigliamento, il 49% nell’Arredamento e Home Living e il 48% nel Beauty.

Nei servizi la quota è più contenuta, tra il 18% delle Assicurazioni e il 27% del Turismo e trasporti, per via del processo di acquisto più articolato e dello scontrino medio più elevato. In valore assoluto, l’eCommerce B2c da smartphone sfiora i 12,5 miliardi di euro, con un incremento del +33% rispetto al 2018.

Si stima che tra il 2020 e il 2021, lo smartphone diventerà a tutti gli effetti il primo canale per l’eCommerce nel suo complesso. Le ragioni che spingono a tale considerazione sono:

  • maggior sensibilità dei merchant nella progettazione di customer journey nativamente mobile,
  • la diffusione e la frequenza d’uso dei dispositivi mobili (dal 2016 lo smartphone è diventato il dispositivo più usato per connettersi a Internet);
  • il miglioramento dell’infrastruttura tecnologica in termini di copertura e connessione.

Lo smartphone è poi adatto a favorire tutti quegli acquisti di impulso, personalizzati, sulla base delle informazioni personali salvate sul dispositivo, ed è omnicanale.

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