OCSE - come rafforzare la fiducia nei mercati finanziari

Ocse mercati finanziariPer accrescere la fiducia nei mercati occorre puntare sulla capacità delle autorità finanziarie di individuare e mitigare la dimensione del rischio nella propria gestione del debito pubblico. E’ quanto emerge dall’ultimo report OCSE sulle prospettive imprenditoriali e finanziarie.

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Nel report l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) spiega come rafforzare la fiducia pubblica nelle imprese e nella finanza per sostenere il benessere economico e sociale.

L’analisi considera cinque punti di vista che, pur non essendo esaurienti, forniscono ai policy maker indicazioni concrete d’intervento:

  • fiducia e sui mercati finanziari;
  • le istituzioni finanziarie, come le banche e i fondi di pensione;
  • la responsabilità societaria: confidare nel rispetto della legge da parte delle imprese;
  • la parità delle condizioni concorrenziali (level playing field): l’importanza crescente delle imprese a partecipazione pubblica (SOE) e i loro rischi associati di condotta;
  • i mercati online.

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La fiducia nei mercati finanziari

Nel documento vengono analizzati i rischi potenziali che potrebbero intaccare la fiducia nei confronti del settore finanziario in futuro. Tra questi c'è l’abbondante emissione di debito sovrano, societario e bancario che ha sostenuto la crescita dopo la crisi finanziaria, suscitando tuttavia preoccupazioni circa i rischi potenziali di un debito eccessivo alla scadenza del ciclo del credito.

L’OCSE esamina anche gli sviluppi e le innovazioni dei mercati finanziari, come le transazioni ad alta frequenza e le cripto‑attività, che rendono i mercati più efficaci e più inclusivi, ma allo stesso tempo li espongono alla volatilità e a perdite.

Per rafforzare la fiducia nei mercati finanziari, i decisori politici dovrebbero puntare sulla capacità delle autorità finanziarie nell’individuare e mitigare la dimensione del rischio nella propria gestione del debito pubblico e per garantire la liquidità del sistema finanziario, attraverso, ad esempio, un maggiore ricorso agli stress test per i rischi estremi (i cosiddetti tail‑risk).

Il settore finanziario basato sul mercato potrebbe anche beneficiare di un’attuazione più coerente delle raccomandazioni del Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB) e dell’Organizzazione internazionale delle commissioni sui valori mobiliari (IOSCO), al fine di migliorare la gestione del rischio di liquidità nei fondi di investimento.

Sarebbe inoltre opportuno realizzare una più estesa valutazione dell’impatto e dei rischi associati alle strategie di negoziazione basate su algoritmi e ad alta frequenza nei periodi di stress dei mercati, allo scopo di ridurre la probabilità che si verifichino crolli improvvisi con possibile effetto contagio.

La fiducia nelle istituzioni finanziarie

L’invecchiamento demografico, i bassi rendimenti del risparmio pensionistico, la crescita debole, le carriere professionali meno stabili e la copertura pensionistica insufficiente per alcune categorie di lavoratori: sono tutte tendenze che hanno indebolito la convinzione che i sistemi pensionistici siano gestiti nel migliore interesse dei lavoratori.

Nel report vengono analizzati tre obiettivi di politica pubblica per riconquistare la fiducia nelle istituzioni finanziarie:

  • l’azione volta a promuovere una gestione prudente delle pensioni e a sostenere gli obblighi fiduciari dei fondi di pensione;
  • migliorare la protezione finanziaria del consumatore;
  • affrontare i rischi ambientali e sociali.

A tale riguardo, un punto di partenza è rappresentato da un’attuazione e un’applicazione rafforzata degli strumenti d’intervento esistenti dell’OCSE, quali i Principi fondamentali dell’Organizzazione per la regolazione delle pensioni private, i Principi ad alto livello del G20 relativi alla protezione finanziaria dei consumatori e le Linee guida dell’OCSE destinate alle imprese multinazionali.

In questo campo, le risposte dei poteri pubblici devono anche affrontare adeguatamente le sfide dell’espansione della digitalizzazione, così come la necessità di allineare le istituzioni finanziarie ai doveri di società, come l’integrazione dei fattori (criteri) ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle strategie di investimento.

Fiducia e responsabilità societaria

Un pilastro essenziale della fiducia nel mondo imprenditoriale è la convinzione che le imprese conducano le loro operazioni – come minimo – rispettando la legge.

Questa fiducia si costruisce in due modi: in primo luogo, le imprese devono agire per impedire che ci siano attività illegali. In secondo luogo, se sospettano un comportamento illegale, le imprese dovrebbero prendere misure per riferire questi sospetti alle autorità incaricate dell’applicazione della legge e per cooperare alla risoluzione del problema. 

I governi svolgono un ruolo centrale nel definire e attuare efficacemente un quadro di riferimento societario robusto che preveda incentivi efficaci per la cooperazione. Da quando la Convenzione dell’OCSE sulla lotta alla corruzione è entrata in vigore 20 anni fa, ci sono stati progressi: i firmatari hanno infatti introdotto la responsabilità societaria per la corruzione all’estero e più recentemente hanno istituito meccanismi incentivanti che incoraggiano il rispetto dei principi della Convenzione.

A livello globale, ulteriori sforzi dovrebbero essere portati avanti per armonizzare i sistemi di responsabilità sociale paese per paese, poiché i casi di reati societari plurigiurisdizionali sono sempre più numerosi e complessi.

La fiducia e la parità di condizioni concorrenziali

L’importanza delle imprese a partecipazione pubblica (SOE) nei mercati interni e globali sta crescendo. Una risposta strategica efficace alla accresciuta esposizione delle SOE al rischio di corruzione è necessaria per costruire un clima di fiducia e garantire la parità di condizioni per le imprese.

I dati dell’OCSE indicano che le SOE sono particolarmente esposte al rischio di corruzione: le imprese a partecipazione pubblica in alcuni settori – soprattutto in quello siderurgico – tendono a essere meno redditizie rispetto alle loro pari privati, ma hanno meno probabilità di fallire.

Analogamente, le imprese pubbliche sono esposte a un maggior rischio di essere coinvolte in alcune forme di corruzione; inoltre sono meno propense rispetto alle imprese private a operazioni di cessione di alcuni progetti o a disimpegnarsi dai partner di affari, a causa di preoccupazioni di integrità.

Per far fronte al potenziale deficit di fiducia nei confronti delle aziende pubbliche, i governi devono garantire che le SOE siano parimenti responsabili nel mercato domestico così come all’estero, di rispettare gli obblighi previsti dai quadri di riferimento giuridici, regolamentari e dell’azione pubblica in materia di lotta alla corruzione e di integrità.

Così facendo, i policy maker dovrebbero concentrarsi sull’azione volta ad aumentare la trasparenza, a migliorare la regolazione degli investimenti riguardante la proprietà pubblica e a contrastare la corruzione nelle aziende a partecipazione pubblica dello Stato.

Questi orientamenti riflettono le raccomandazioni per l’azione pubblica nelle Linee guida dell’OCSE sulla lotta alla corruzione e sulla trasparenza nelle imprese a partecipazione pubblica, adottate di recente e approvate dal G20.

La fiducia del pubblico nei confronti dei mercati online

I mercati online presentano molti vantaggi per i consumatori attraverso l’offerta di nuovi prodotti più convenienti. Tuttavia, possono realizzare il loro potenziale solo se possono beneficiare della fiducia dei consumatori

Quando le informazioni sui prodotti sono difficili da ottenere e da valutare, i mercati potrebbero non coincidere con le esigenze dei consumatori, che potrebbero essere costretti a fare affidamento su indicatori imprecisi di qualità – come i marchi di fabbrica – per determinare il loro livello di fiducia.

Tale situazione, a sua volta, non incentiva le imprese a migliorare la loro offerta e scoraggia le nuove imprese. Creare un clima di fiducia nei mercati online esige approcci pluridisciplinari (e probabilmente transfrontalieri) da parte delle autorità preposte, per garantire la concorrenza leale, la protezione dei consumatori e dei dati.

> Rapporto OCSE