Imprenditoria femminile - sempre piu' donne ai vertici
Cresce il numero delle donne imprenditrici, che a fine giugno superano gli 1,3 milioni
Dai dati dell'Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere emerge che circa il 21,6% delle imprese iscritte a fine giugno al Registro delle Camere di commercio è gestita da donne o presenta una partecipazione femminile maggioritaria.
Unioncamere: si fa spazio l'imprenditoria femminile
Le imprese in rosa, pari a 1.306.214 secondo l'Osservatorio, sono particolarmente diffuse in alcuni settori chiave dell'economia, come l'industria turistica e culturale e nei servizi sociali.
Viaggi, divertimento e cultura
La leadership femminile arriva, infatti, a una quota di oltre il 40% nelle agenzie di viaggio, nei servizi di prenotazione di guide turistiche e alloggi per le vacanze, ma anche nelle attività di biblioteche e archivi.
Ampia presenza di donne ai vertici, intorno al 33%, per attività di tour operator, direzione di alberghi, forniture per catering, bar, gestione di musei, parchi divertimento, parchi tematici e stabilimenti balneari.
Sopra al 25% le presenze femminili nella direzione dei campeggi, nei ristoranti, nelle mense, nella gestione di palestre e di altre attività ricreative e di divertimento.
Cura e assistenza
Il tasso di femminilizzazione dell'impresa supera il 40% anche nel campo dell'assistenza sociale non residenziale e dei servizi di assistenza sociale residenziale.
Il dato delle imprese in rosa si avvicina perfino al 50% nel comparto dei servizi legati alla cura della persona.
Distribuzione geografica
La presenza delle donne si sente soprattutto in alcune Regioni del Mezzogiorno, come il Molise, la Basilicata e l'Abruzzo, con un tasso di femminilizzazione dell’economia compreso tra il 25% e il 28%. In fondo alla classifica tre Regioni del Nord, il Trentino Alto Adige, la Lombardia e il Veneto, in cui la quota di imprese rosa non arriva neanche al 20%.
A livello provinciale, ai primi posti si piazzano Benevento, Avellino, Chieti, Frosinone e le due province molisane con tassi sopra al 28%. Agli opposti, Milano, Monza Brianza, Reggio Emilia, le due province del Trentino Alto Adige, Como, Lodi, Lecco e Vicenza, dove il dato non tocca il 19%.
Credito: Bankitalia, giù per le imprese e su per le famiglie
Secondo quanto risulta dagli ultimi dati sulle voci principali dei bilanci bancari diffusi oggi dalla Banca d'Italia, a giugno si è ridotto lievemente il calo dei prestiti bancari; tuttavia la situazione del credito alle imprese risulta ancora critica.
Per la prima volta dal 2012, fa sapere Bankitalia, i crediti alle famiglie sono passati in positivo, con un +0,1% (mentre a maggio segnavano un -0,1%). I finanziamenti ai privati sono calati dell’1% sui dodici mesi, contro il -1,2% di maggio. Sempre a giugno, segno negativo per i prestiti bancari alle società non finanziarie, che sono scesi dell’1,6%.
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