Contratto di Rete: ODCEC Viterbo, strumento di sviluppo per le imprese
Il contratto di rete e le opportunità offerte da questo strumento per lo sviluppo imprenditoriale, in particolare delle micro e piccolo imprese, sono al centro di un documento realizzato dalla Commissione Studio societario dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo.
Disciplinato dalla legge n. 33-2009 (conversione del decreto-legge n. 5-2009), poi integrata dalla legge n. 99-2009 e dal dl n. 78/2010, il contratto di rete rappresenta, secondo gli autori dello studio Stefano Blanco, Francesco Cacchiarelli, Fabio Egidi, Maria Luisa Fontecedro e Danilo Puliani, “uno strumento 'flessibile' di cooperazione multifunzionale” in grado di potenziare la capacità innovativa e competitiva delle imprese “senza costringerle a rinunciare alla propria autonomia”.
Dopo aver descritto le due tipologie della rete-soggetto, cioè una rete con un fondo patrimoniale comune che, a seguito dell’iscrizione del contratto di rete nella sezione ordinaria del Registro delle imprese, diventa autonomo soggetto di diritto, e della rete-contratto, non dotata di soggettività giuridica, il testo ripercorre i contenuti obbligatori (imprese partecipanti, obiettivi, programma di rete, diritti e doveri delle imprese aderenti) e gli elementi facoltativi del contratto di rete.
Un capitolo è poi dedicato:
- a chiarire il tema della soggettività giuridica e tributaria delle reti di impresa,
- alle agevolazioni fiscali a favore delle imprese partecipanti, in particolare alla detassazione degli utili (ai fini IRPEF e IRES) prevista in misura pari alla quota accantonata dall imprese e destinata agli investimenti previsti dal programma di rete;
- alle novità introdotte dai decreti Sviluppo (dl n. 83-2012, convertito con legge n. 134-2012) e Sviluppo-bis (dl n. 179-2012, convertito con legge n. 221-2012) che hanno previsto:
- il riconoscimento, a particolari condizioni, della soggettività giuridica;
- l'identificazione di reti “a regime speciale” che godono di un regime di elevata autonomia patrimoniale;
- la partecipazione dei “contratti di rete” a gare e appalti pubblici;
- la semplificazione della procedura di iscrizione del contratto di rete presso il Registro delle imprese.
Lo studio propone poi un confronto tra il contratto di rete e altre forme di aggregazione tra imprese, dai consorzi ai distretti alle Associazioni temporanee di impresa (ATI), e un approfondimento sulle regole relative al distacco dei dipendenti tra aziende aderenti alla rete e alla codatorialità, che si ha quando un datore di lavoro pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di un altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attività lavorativa, chiarendo alcuni aspetti potenzialmente critici relativi all'assunzione con forme contrattuali a termine e atipiche, ma anche al patto di prova e alla malattia.
Buone pratiche
All'ultimo capitolo dello studio è affidata un'interessante panoramica che sintetizza le buone pratiche già messe in atto da cinque contratti di rete.
Energy4Life
Si tratta di una rete della Provincia di Verona formata da una ESCO (Energy Service Company) partecipata da altre due aziende della rete, da un’azienda di caldaie, un’azienda di fotovoltaico e una di minieolico.
Consapevoli della necessità di accorciare la filiera energetica per ottenere vantaggi competitivi, sia dal punto di vista produttivo, che commerciale, le imprese offrono una proposta di riqualificazione energetica integrata e la promuovono attraverso il marchio unico Energy4Life. In questo modo sono riuscite ad entrare in mercati prima preclusi o difficili da affrontare - tra le altre cose hanno partecipato all’Expo di Shangai del 2010 come progetto selezionato nell'ambito dell'iniziativa l’Italia degli Innovatori - e hanno ottenuto migliori condizioni di accesso al credito.
Rinnova
Anche il secondo caso descritto, quello di Rinnova, riguarda il settore dell'energia. In particolare si tratta di una rete di imprese della Provincia di Modena impegnate nella riqualificazione energetica degli edifici e nel miglioramento della qualità abitativa e ambientale.
Le dieci aziende che compongono Rinnova godono del sostegno dei Comuni di San Felice sul Panaro e di Camposanto, che hanno patrocinato la costituzione della rete, considerata dagli Enti locali in linea con il proprio programma di riqualificazione energetica degli edifici pubblici e residenziali, e possono contare su una linea di credito a tasso agevolato grazie alla collaborazione con San Felice 1893 Banca Popolare. Queste forme di sostegno, insieme al ricorso a strumenti di comunicazione congiunta e alla comune partecipazione a fiere, mostre, mercati ed altre manifestazioni a scopo promozionale, hanno portato a una maggiore diffusione delle imprese aderenti alla rete sul mercato e a un incremento delle commesse.
RaceBO – Motor Companies Network
Il manifatturiero è invece il settore di riferimento di RaceBO, contratto di rete costituito a Bologna da 12 aziende subfornitrici delle case dell’automotive e operanti nei diversi comparti della meccanica per reagire alla crisi dovuta alla tendenza dei costruttori a rivolgersi a fornitori nei mercati emergenti.
Con il contratto di rete le imprese sono state in grado di competere con i fornitori low cost, attraverso uno standard comune di qualità, tempi di lavorazione più brevi, abbattimento dei costi, migliore accesso al credito, condivisione delle informazioni e della strategia commerciale.
Calegheri 1268
La Confraternita dei Calegheri, fondata nella seconda metà del XII secolo dai calzolai veneziani, ispira il nome del contratto di rete Calegheri 1268, che riunisce 3 calzaturifici veneti e uno emiliano, cui si è aggiunta nell’agosto 2011 la Banca Antonveneta Spa, entrata come socio del contratto di rete con una quota del 10% del capitale.
Obiettivo dell'aggregazione è rafforzare la presenza della distribuzione al dettaglio sui mercati internazionali. Tra i vantaggi ottenuti attraverso il ricorso al contratto di rete, la creazione di strumenti congiunti di comunicazione e marketing, approvvigionamenti centralizzati delle materie prime, partecipazione a eventi e fiere, maggiore fidelizzazione dei rivenditori e incremento degli ordini.
Automation Net
L'ultima rete, denominata Automation Net, riunisce tre imprese attive nel campo degli elettrodomestici della Provincia di Ancona e mira supportare il processo di internazionalizzazione delle aziende aderenti attraverso attività congiunte di comunicazione, promozione e organizzazione di fiere.
Attraverso il contratto di rete le imprese sono riuscite a ottimizzare i costi, a ottenere un migliore accesso al credito e ad accedere a nuovi mercati.
Photo credit: Sebastiaan ter Burg / Foter / CC BY-SA