Brevetti: Unioncamere, al Nord maggiore tutela proprieta' industriale
E’ Milano la capitale italiana dei brevetti. A rivelarlo è il rapporto 2014 dell’Osservatorio Unioncamere Brevetti, Marchi e Design sugli strumenti utilizzati per la tutela della proprietà industriale nell'Ue.
Se si considerano le Province, il 16% dei brevetti italiani pubblicati presso l’European patent office (EPO) proviene da Milano, seguita da Torino (7,5%) e Bologna (6,3%). Guardando alle Regioni, la Lombardia è in testa con il 32,9% dei brevetti, seguita dall’Emilia-Romagna (16,3%) e dal Veneto (12,1%).
Le imprese sono la principale culla dell'innovazione, con l’85% delle domande di brevetto pubblicate dall’EPO, l’88% dei marchi comunitari depositati presso l’Ufficio per l'Armonizzazione del Mercato Interno (UAMI) tra il 2004 e il 2013 e il 93% delle domande di design europeo depositate tra il 2009 e il 2013.
Settori
Nonostante il calo delle invenzioni italiane protette da brevetto (-0,5% nel periodo 2004-2013), tra il 2009 il 2013 sono aumentati i brevetti italiani dedicati alle green technologies, che riguardano:
- la produzione di energia da fonti rinnovabili,
- la gestione dell’inquinamento,
- l’efficienza energetica,
- i problemi dei trasporti e della mobilità sostenibile.
In merito al design, invece, sono Milano, Treviso e Udine le città italiane da cui proviene la maggior parte dei nuovi delle domande depositate all'UAMI. I prodotti per i quali si registra un maggior ricorso alla protezione del design sono legati made in Italy: la casa, l’arredamento, la moda, l’illuminotecnica e il packaging.
Inoltre, sono sempre di più le imprese italiane che ricorrono ai marchi europei per tutelare le proprie produzioni, soprattutto per i settori dell’abbigliamento e delle calzature (18,6%), della lavorazione del cuoio e della pelletteria (12,1%). Il maggior contributo in termini quantitativi è dato dalle regioni del Nord-Ovest, che incidono per il 40% sul totale.
Links
Rapporto Unioncamere
Photo credit: pennstatenews / IWoman / CC BY-NC