Unioncamere: imprese sociali in aumento
Tra il 2003 e il 2012 il numero delle imprese sociali italiane e dei loro dipendenti è raddoppiato. Lo rivela l’indagine Excelsior sull'imprenditoria sociale.
Secondo l’indagine, in Italia tra il 2003 ed il 2012 è raddoppiato sia il numero delle imprese sociali che quello dei loro dipendenti. In dieci anni, le imprese sociali sono passate da 8.500 a circa 17.600 unità, mentre il numero dei dipendenti è aumentato del 114%, superando le 400mila unità.
Sebbene per il 2014 sia previsto un calo occupazionale anche nelle imprese sociali (-0,8%), la situazione è migliore rispetto alle aspettative del complesso dell’imprenditoria italiana (-1.5%). I settori in cui le imprese sociali sono più attive spaziano dagli ambiti più tradizionali (socio-assistenziale, sanitario, formazione) a quelli meno tradizionali (servizi per l’infanzia, servizi culturali e ricreativi, ristorazione).
Dal 2008 al 2014 è inoltre cresciuta la domanda di personale altamente qualificato, come fisioterapisti ed educatori professionali (2.050 unità), professioni sanitarie, infermieristiche e ostetriche, tra cui in particolare gli infermieri (1.570 unità), specialisti nell’educazione e nella formazione di soggetti diversamente abili (1.340 unità) e i professori di scuola pre-primaria (970 unità).
Nello stesso periodo, invece, è diminuita la quota delle figure operaie, che nel 2014 costituiscono il 3% del totale. Il gruppo professionale maggioritario è rappresentato dalle professioni intermedie, cioè impiegati, commerciali e dei servizi, che nel 2014 si assestano al 50% del totale, dopo avere toccato un minimo del 44% nel 2011.
Nel periodo 2008-2014, il numero dei laureati tra i neoassunti è aumentato del 2%, raggiungendo quota 23%, oltre il doppio rispetto alla media nazionale (11%). Il numero dei diplomati assunti, invece, è cresciuto de 12%, raggiungendo quota 39%, poco meno della media nazionale (42%).
In base alle stime, nel 2014 oltre il 62% delle assunzioni previste riguarderà persone laureate o diplomate. In particolare tra le richieste di laureati prevalgono:
- indirizzo insegnamento e formazione (circa 3.000 assunzioni previste),
- indirizzo sanitario-paramedico (circa 1.900 assunzioni previste).
Tra i diplomati, invece, prevalgono:
- indirizzo socio-sanitario (circa 4.700 assunzioni previste),
- indirizzo “generale” relativo ai licei (circa 1.840 assunzioni previste),
- indirizzo amministrativo-commerciale (circa 1.050 assunzioni previste).
Sul fronte dell’inclusione sociale, nelle imprese sociali la domanda di lavoratori immigrati è più elevata rispetto alle altre imprese, le posizioni part-time previste per il 2014 dovrebbero essere la metà sul totale delle assunzioni, mentre il numero delle donne assunte è generalmente più alto rispetto a quello degli uomini.
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