Internet: ITU, accesso banda larga in aumento
Più di 2,3 miliardi di persone avranno accesso mobile alla banda larga entro la fine del 2014. E' quanto emerge dal rapporto State of Broadband 2014 dell’ITU, l'Unione internazionale delle telecomunicazioni.
Secondo il rapporto, entro tre anni oltre il 50% della popolazione mondiale avrà accesso a Internet ed entro cinque anni circa 7,6 miliardi di persone potranno usufruire della banda larga.
Le prime dieci posizioni della classifica globale sulla penetrazione della banda larga fissa sono occupate da Paesi europei, con la sola eccezione della Repubblica di Corea, che occupa il 6 ° posto. Per trovare l’Italia, dove la penetrazione della banda larga fissa è pari al 22,3%, bisogna invece scorrere la lista fino al 40esimo posto.
La situazione migliora se si guarda ai dati sulla penetrazione della banda larga mobile: l'Italia guadagna qualche punto rispetto al 28esimo posto del 2013, piazzandosi in 25esima posizione. Con una penetrazione del 64,8%, tuttavia, siamo ben lontani dai livelli di Singapore, Finlandia, Giappone, Australia, Bahrein, Svezia, Danimarca e Corea, che superano il 100%.
Con il 96,5% delle persone online, è l’Islanda il primo Paese al mondo per utilizzo di Internet. Sul fronte opposto, per i livelli più bassi di accesso alla rete, si distinguono Burundi (1,3%), Myanmar (1,2%), Timor Est (1,1%) ed Eritrea (0,9%). Paesi da non lasciare indietro, sottolinea il segretario generale ITU Hamadoun I. Touré, secondo cui “è inaccettabile che il 90% delle persone in 48 paesi meno sviluppati del mondo, rimangano totalmente tagliati fuori. Con Internet a banda larga ormai universalmente riconosciuto come uno strumento fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico, abbiamo bisogno di fare della connettività una priorità chiave di sviluppo, in particolare nei paesi più poveri del mondo”.
In collaborazione con Tech Economy
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