Rinnovabili: rapporto Irex 2014, investimenti italiani in calo
Nel 2013 sono diminuiti gli investimenti nel settore dell’energia rinnovabile. E' quanto risulta dal rapporto 2014 dell'Irex, elaborato dalla società Althesys.
Secondo il rapporto, nel 2013 gli investimenti italiani per le rinnovabili sono stati pari a 7,8 miliardi di euro, 2,3 miliardi di euro in meno rispetto all’anno precedente. Il 76% degli investimenti per nuovi impianti è andato all'estero, facendo sì che per la prima volta la crescita esterna sia maggiore rispetto a quella interna.
I protagonisti di questi investimenti sono stati i grandi gruppi energetici, che per superare le difficoltà del mercato interno hanno adottato le strategie:
- dell’efficientamento e della razionalizzazione delle attività,
- dell’internazionalizzazione,
- dello sviluppo di nuovi campi di business come la smart-energy,
- dell’efficienza energetica.
Le aziende italiane, specifica l’analisi, hanno puntato soprattutto sui paesi emergenti. In Brasile, ad esempio, l’eolico compete con l’idroelettrico, mentre in Cina e India le rinnovabili hanno un costo inferiore. Il rapporto ha analizzato anche la situazione in Arabia Saudita, Marocco e Messico che, sebbene agli inizi, hanno grandi potenzialità di sviluppo nel settore delle rinnovabili. Il Giappone, invece, nonostante i costi elevati, è tra i mercati più attrattivi per le tariffe molto remunerative.
Presentando il rapporto a Roma, l'ad di Althesys e direttore scientifico dell'Irex Annual Report Alessandro Marangoni ha spiegato che “mentre da noi nel 2013 rispetto all'anno precedente si investiva il 39% in meno nell'eolico e il 30% in meno nel fotovoltaico, le industrie italiane realizzavano oltre tre quarti dei nuovi impianti in altri Paesi, specie nei mercati emergenti e nelle Americhe: circa 1.900 megawatt su 2.400 totali. In testa alle destinazioni nord e centro-sud America (oltre un terzo delle operazioni), mentre si iniziano ad esplorare Asia ed Africa".
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Rapporto Irex 2014
