Energia elettrica intelligente: in Usa si lavora per ridurre i consumi

Grid - foto di LoadmasterUn consorzio di aziende di informatica ha realizzato un software in grado di rendere più efficienti le attuali infrastrutture destinate al trasporto di energia elettrica. L'esperimento ha avuto luogo a Washington, dove il sistema, grazie ad una gestione più intelligente dei metodi di trasferimento di energia elettrica nelle case e nelle aziende, ha permesso una riduzione dei consumi fino al 50%.

Lo studio in questione fa parte di un progetto più ampio, finalizzato a coinvolgere le infrastrutture datate e mal funzionanti della rete elettrica di cinque Stati degli Usa e 11 aziende fornitrici del servizio elettrico in un percorso che conduca all'utilizzo delle auto elettriche e delle energie rinnovabili.

Il software, secondo quanto affermato dal ricercatore Ron Ambrosio della IBM (una delle imprese coinvolte nel consorzio), è quasi pronto e il sistema dovrebbe essere operativo tra circa un anno.

Alla base dello studio vi è una tecnologia che permette alle aziende fornitrici del servizio elettrico di comunicare con termostati intelligenti e altre apparecchiature sistemate nelle abitazioni, in modo da ridurre i picchi di domanda di elettricità e rispondere alle oscillazioni del flusso energetico dovute all'utilizzo di fonti intermittenti, come le turbine eoliche.

Nella fattispecie, il fornitore invia alle strumentazioni intelligenti collocate nell'abitazione un'indicazione su quanto costa, al fornitore stesso, produrre elettricità in quel momento. A questo punto, in base ai parametri di preferenza impostati dal consumatore, le apparecchiature mandano ai fornitori un segnale di risposta, con l'indicazione di quanta energia verrà utilizzata.

I vantaggi portati al consumatore dall'utilizzo di una simile strumentazione sono evidenti. Primi tra tutti, la riduzione dei consumi di elettricità e il conseguente alleggerimento delle bollette.

Al momento della sperimentazione, il sistema è stato applicato ad un'area geografica relativamente ristretta; in questo senso, dunque, non vi sono ancora previsioni certe sull'efficacia in larga scala.
Ad ogni modo, le sperimentazioni in merito si stanno già diffondendo anche al di fuori degli Stati Uniti. In Danimarca, ad esempio, il sistema in questione è alla base di un progetto finalizzato ad integrare l'utilizzo di energia rinnovabile con la rete elettrica tradizionale.