Industria automobilistica: il pilota automatico fara’ bene anche all’ambiente

Highway - foto di Minesweeper Secondo studi condotti dai ricercatori dell’Electrical & Controls Integration Lab di General Motors (Detroit, U.S.A.), l’eventuale utilizzo, in un futuro più o meno prossimo, di vetture automatiche potrebbe accompagnarsi ad una decisiva riduzione di traffico, incidenti e consumo di benzina, con conseguenti vantaggi economici, fisici e ambientali.

È prevista entro la fine di questo decennio l’entrata in commercio di veicoli parzialmente automatici, che permetteranno all’automobilista di togliere le mani dal volante e il piede dall’acceleratore.

Attualmente, esistono auto fornite di un sistema che induce il guidatore a modificare la propria andatura in modo da garantire una guida efficiente. Ma la vera svolta è rappresentata dall’automazione totale. L’obiettivo finale è infatti la commercializzazione di una vettura che si parcheggi da sola, così da sottrarre l’automobilista all’incombenza di compiere più volte il giro di un isolato in attesa che si liberi un posteggio.

L’auto del futuro dovrebbe quindi lasciar scendere il suo guidatore nel luogo desiderato e andare a parcheggiare da sola nel posto più vicino. Al momento di andar via, il proprietario non dovrebbe far altro che mandare, tramite smartphone, un segnale al veicolo, per farsi venire a prendere.

I vantaggi di una simile prospettiva, spiega Nady Boules, direttore del laboratorio di Detroit, non riguarderebbero solo la comodità e la sicurezza della guida, ma anche il risparmio di carburante e il conseguente taglio di emissioni di CO2.

Parallelamente, l’industria automobilistica sta lavorando alla messa a punto di sistemi di comunicazione tra veicoli che, tra le altre cose, permetterebbero ai mezzi di transitare in autostrada a distanza ravvicinata e a velocità sostenuta. Nel caso in cui, ad esempio, si rompesse un autocarro in un convoglio, un dispositivo manderebbe istantaneamente ai camion successivi il segnale di rallentare.

Questo tipo di comunicazione, afferma ancora Boules, produrrebbe, da un lato, una riduzione del consumo di benzina tra il 10 e il 15% e, dall’altro, la diminuzione di traffico e di incidenti stradali.

Se i veicoli automatici si dovessero dimostrare sicuri come promettono gli studiosi della General Motors, in un futuro ancora più lontano si potrebbe assistere ad una radicale trasformazione della struttura stessa dell’auto. L’esigua probabilità di scontro con altri mezzi, infatti, condurrebbe all’abbandono dell’utilizzo di metallo, a favore di materiali più leggeri, con conseguente alleggerimento dell’intero veicolo.