Agenda per le città: Bruxelles cerca feedback per la strategia UE

Città - Photo credit: Foto di pinnaignazio da Pixabay Alloggi, mobilità, azione per il clima, digitalizzazione, inclusione sociale e uguaglianza. Sono i temi principali dell'agenda per le città che la Commissione europea si è impegnata a presentare entro la fine del 2025 e su cui chiede il contributo degli stakeholder con una consultazione pubblica aperta fino al 26 maggio.

Alloggi accessibili: parte la caccia ai fondi europei per l'housing

Tra i temi chiave della prossima Politica di Coesione, l'agenda per le città dovrà contribuire a dare risposte ai problemi di chi vive e fa impresa nei centri urbani e di chi li amministra. Centri che ad oggi ospitano il 75% dei cittadini europei, una quota destinata a salire all'84% entro il 2025.

La pressione sulle città è di conseguenza enorme e la loro vivibilità richiede grandi investimenti in materia di accesso ad alloggi accessibili, mobilità sostenibile, servizi essenziali, miglioramento della sicurezza, pianificazione e regolamentazione dell'ambiente edificato e dello spazio pubblico, azione climatica, inclusione sociale.

L'UE sostiene le città attraverso diverse politiche settoriali e con una serie di strumenti di finanziamenti ma, secondo la Commissione, proprio la varietà di iniziative e sostegni risulta a volte difficile da decifrare, compromettendo l'uso ottimale delle risorse e la comunicazione con i beneficiari. Da qui l'impegno, nella lettera d'incarico della presidente Ursula von der Leyen al vicepresidente esecutivo con delega a Coesione e Riforme Raffaele Fitto, a presenterà un'ambiziosa agenda politica per le città, attesa entro fine 2025.

Con un duplice obiettivo: da una parte, razionalizzare le attuali forme di sostegno dell'UE alle città e alle altre aree urbane, in modo che i fondi si concentrino dove è più necessario e siano accessibile a tutti i potenziali beneficiari; dall'altra, rafforzare l'ambizione dell'UE relativamente allo sviluppo urbano sostenibile facendo in modo che si rifletta anche nelle future iniziative a livello dell'Unione e promuovendo approcci integrati e partecipativi. Il tutto in un'ottica di riduzione degli oneri amministrativi per i portatori di interessi, di flessibilità e di adattabilità alle esigenze emergenti - anche di investimento - delle città.

Per approfondire: La visita del Commissario Fitto in Italia: l’incontro con ANCI e l’Agenda per le città

La consultazione UE sull'agenda per le città

La consultazione pubblica lanciata la scorsa settimana dalla Commissione e aperta fino al 26 maggio 2025 si colloca in questo contesto con l'obiettivo di raccogliere le opinioni e le osservazioni degli stakeholder. Sono quindi invitati a partecipare gli enti locali e le amministrazioni nazionali, regionali e locali, ma anche:

  • istituzioni finanziarie pubbliche e private;
  • associazioni che rappresentano città o aree metropolitane;
  • associazioni di urbanisti;
  • organizzazioni che sostengono l'azione per il clima e l'ambiente, gli alloggi, l'uguaglianza (compresa la parità di genere), l'inclusione sociale, l'assistenza sanitaria, l'azione energetica, la transizione giusta e la riduzione della povertà energetica, i trasporti urbani e la digitalizzazione nelle città;
  • organizzazioni che lavorano con i giovani, gli anziani e le persone con disabilità;
  • il mondo accademico;
  • i portatori di interessi della ricerca e della politica di innovazione.

Le risposte possono essere formulate in una qualsiasi delle 24 lingue ufficiali dell'UE, tramite il portale "Dì la tua" della Commissione, dove verrà pubblicata anche una relazione riepilogativa dei risultati delle attività di consultazione. In aggiunta al sondaggio, l'Esecutivo UE ha previsto un dialogo con le parti interessate nell'ambito della 6a edizione del Forum delle città, nel mese di giugno.

Partecipa alla consultazione sull'agenda per le città

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