La consultazione pubblica sulla Strategia europea per la bioeconomia

Foto di Alexa da PixabayIn vista del varo della Strategia UE per la bioeconomia a fine anno, Bruxelles ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere input e riscontri sulle priorità che dovrebbero essere affrontate dalla futura Strategia al fine di promuovere la crescita di questo settore all'interno dell’UE.

Bioeconomia: ad aprile le nuove call della Circular Bio-based Europe JU

A spiegare meglio la ratio alla base della consultazione è stata la commissaria all'Ambiente, resilienza dell'acqua ed economia circolare competitiva, Jessika Roswall. “Questa consultazione - ha infatti commentato la commissaria - è un mezzo essenziale per raccogliere il più gran numero di idee possibile per plasmare la futura strategia per la bioeconomia, riflettendo i bisogni e le aspirazioni dei cittadini, delle imprese, degli agricoltori, dei forestali e delle altre parti interessate”.

Il settore della bioeconomia in Europa e nel mondo

Con un giro d’affari che, nel 2021, ha raggiunto i 728 miliardi di euro di valore aggiunto e un’occupazione che supera l’8% della forza lavoro europea, la bioeconomia è un settore importante della base produttiva UE, con un potenziale di crescita ancora maggiore.

Intesa come produzione di biomassa, conversione della biomassa in alimenti, materiali a base biologica, prodotti (compresi quelli biochimici) e bioenergia, la bioeconomia possiede infatti quelle caratteristiche capaci da un lato di contribuire alla competitività dell'UE, rafforzandone la base industriale e riducendo ulteriormente la nostra dipendenza dai combustibili fossili; dall’altro di sostenere gli obiettivi green dell’UE, stimolando al contempo la crescita delle zone rurali (in quanto fornitori di materia alla base di molte catene della bioeconomia).

Un settore in crescita un po' in tutto il mondo, con paesi come gli Stati Uniti, la Cina e l’India che hanno annunciato ambiziosi piani in materia, rispetto ai quali l’UE non può rimanere indietro.

Certo, l'attuazione di una prima “Strategia per la bioeconomia" del 2012 e il suo aggiornamento nel 2018 hanno reso possibili progressi significativi nella ricerca e nell'innovazione. Ciononostante, i compromessi e la frammentazione del quadro strategico stanno ostacolando il raggiungimento di una posizione di primo piano dell'UE in questo mercato in rapida espansione”, si legge all’interno del documento posto in consultazione. In tale contesto, quindi, il programma di lavoro della Commissione per il 2025 prevede il varo di una nuova strategia per la bioeconomia entro la fine dell’anno in corso.

Per consentire alla bioeconomia europea di stimolare la competitività dei suoi paesi membri aumentando l'uso della biomassa sostenibile in applicazioni di valore elevato, in linea con un uso circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse della biomassa, è necessario infatti affrontare quella serie di colli di bottiglia che frenano attualmente il comparto. Per portare queste soluzioni di bioeconomia dalla fase di fabbricazione alle strutture di espansione e alla commercializzazione, infatti, servono anzitutto finanziamenti supplementari. A ciò si aggiunge la necessità di individuare e rimuovere quelle barriere che ne ostacolano o ne rallentano lo sviluppo, siano esse di natura normativa, finanziaria o infrastrutturale

Ad esempio, per quanto concerne le start-up europee della bioeconomia, esse si trovano spesso ad affrontare sfide significative in termini di espansione, il che induce alcune di loro a cercare opportunità e lavoratori qualificati all'estero: tra i fattori chiave che contribuiscono a questa tendenza sono da annoverare l'accesso limitato al capitale di rischio, la frammentazione del mercato, la carenza di lavoratori e gli ostacoli normativi (fattori che, in realtà, colpiscono tutto l'ecosistema europeo dell'innovazione e delle startup).

La nuova Strategia europea per la bioeconomia

Partendo dunque da quanto già realizzato negli anni passati e facendo perno anche su esperienze in corso come il partenariato "Europa biocircolare" (CBE) (2021-2031), ma anche la Politica agricola comune che dovrebbe mobilitare circa 8,5 miliardi di euro per la bioeconomia agricola e forestale, la Commissione ha deciso di andare oltre, lanciando a fine 2025 una nuova Strategia europea per la bioeconomia.

Pur non trattandosi di una proposta legislativa, la Strategia - che prenderà infatti la forma di una comunicazione - si pone quattro obiettivi base:

  • Garantire la competitività a lungo termine della bioeconomia dell'UE e la sicurezza degli investimenti, individuando misure per aumentare e commercializzare le soluzioni biotecnologiche e i bioprodotti esistenti ed emergenti, in particolare sfruttando il notevole potenziale di crescita dei materiali a base biologica che sostituiscono quelli di origine fossile (ad esempio le fonti di proteine alternative, i materiali a base biologica o le sostanze biochimiche). Questo comporterà l'esame di misure pratiche per eliminare gli ostacoli inutili alla produzione a base biologica e alla bioinnovazione e per sfruttare appieno le opportunità offerte dalla produzione primaria a base biologica;
  • Aumentare l'uso circolare ed efficiente delle risorse biologiche creando una domanda efficiente. Questo significa trasformare il modo in cui valutiamo e utilizziamo le risorse della biomassa, dando priorità alle applicazioni estese di valore elevato e incoraggiando nel contempo le industrie e i consumatori ad adottare pratiche circolari che massimizzino il rendimento economico di ciascuna unità di biomassa. Potrebbe inoltre comportare un sostegno mirato e incentivi per usi a valore aggiunto più elevato delle materie prime e dei sottoprodotti della biomassa, in linea con il principio dell'uso a cascata. 
  • Garantire un approvvigionamento competitivo e sostenibile di biomassa, sia a livello interno che da paesi terzi. La strategia rafforzerà il ruolo dei produttori primari, generando ricchezza nelle zone rurali attraverso la creazione di posti di lavoro, diversificando i redditi per i silvicoltori e gli agricoltori e ricompensandoli per la conservazione degli ecosistemi.
  • Posizionare l'UE nel mercato internazionale in rapida espansione dei materiali a base biologica, della biofabbricazione, della biochimica e dei settori agroalimentare e biotecnologico. Questo obiettivo sarà realizzato, in particolare, orientando i meccanismi di politica estera esistenti verso il settore della bioeconomia nel contesto dei Global Gateway, valutando la necessità e l'opportunità di portare la bioeconomia nei consessi multilaterali internazionali e promuovendo la diplomazia verde in materia di bioeconomia.

La consultazione sulla Strategia UE per la bioeconomia

In tale contesto si inserisce la consultazione lanciata da Bruxelles, per permettere agli stakeholder di inviare riscontri e proposte sulle priorità che dovrebbero essere affrontate dalla futura Strategia.

Un processo consultivo che resterà aperto fino al 23 giugno 2025 e si affiancherà anche a incontri ed eventi. 

Concluderà questo processo una relazione riepilogativa che analizzerà tutti i contributi dei portatori di interessi.

Per maggiori informazioni, consulta le informazioni ufficiali sulla consultazione

Accedi

Accedi con ...

   

...o con il tuo account Tinexta Innovation Hub