Cosa c'è (e cosa non c'è) nel Piano Mattei

Piano Mattei - Foto di Claudia da PixabayL’Esecutivo ne parla da mesi e domani arriva in Consiglio dei Ministri il decreto legge che traccia i contorni del cosiddetto Piano Mattei, il piano strategico Italia-Africa. Una manciata di articoli che hanno l’obiettivo di gettare le basi di un nuovo partenariato tra l'Italia e gli Stati del continente africano su decine di ambiti di intervento e priorità d’azione. Un piano ancora dai contorni vaghi che avrà una cabina di regia dedicata a Palazzo Chigi. 

Non solo Piano Mattei: l'Italia punta a diventare l'hub energetico del Mediterraneo

Sette articoli e trediici settori in cui prevedere interventi e azioni. Sono questi, per ora, i numeri del Piano Mattei, un progetto di cui il Governo guidato da Giorgia Meloni parla da un anno, sin dal suo insediamento, e che ora prende la forma di un primo decreto legge.

Più che a un documento programmatico strategico per ora il Piano Mattei, o meglio il “Piano strategico Italia-Africa: Piano Mattei” tracciato dal decreto legge atteso in Consiglio dei Ministri il 3 novembre è ancora un documento preliminare. Per il documento complessivo sembra occorra attendere gennaio. 

L’obiettivo indicato nel primo articolo del Piano Mattei è la “costruzione di un nuovo partenariato tra Italia e Stati del Continente africano” che avrà il compito di “promuovere uno sviluppo comune, sostenibile e duraturo, nella dimensione politica, economica, sociale, culturale e di sicurezza”. 

Il documento programmatico individua ambiti di intervento e priorità di azione, con particolare riferimento a 13 settori:

  1. cooperazione allo sviluppo,
  2. promozione delle esportazioni e degli investimenti,
  3. istruzione e formazione professionale,
  4. ricerca e innovazione,
  5. salute,
  6. agricoltura e sicurezza alimentare,
  7. approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche,
  8. tutela dell’ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici,
  9. ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture anche digitali,
  10. valorizzazione e sviluppo del partenariato energetico anche nell’ambito delle fonti rinnovabili,
  11. sostegno all’imprenditoria, in particolare a quella giovanile e femminile,
  12. promozione dell’occupazione,
  13. prevenzione e contrasto dell’immigrazione irregolare.  

Un quadro ampio ma per ora vago, in cui si parla di “strategie territoriali riferite a specifiche aree del Continente africano, anche differenziate a seconda dei settori di azione” senza ancora entrare nel merito.

Chiari i tempi: il Piano Mattei durerà 4 anni e potrà essere aggiornato anche prima della scadenza. 

Chiara anche la gestione del piano, di fatto in mano a Palazzo Chigi: come si legge all’articolo 2 del decreto legge, si prevede la nascita di una cabina di regia per il Piano Mattei, presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri e composta dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con funzioni di vicepresidente, e dagli altri Ministri, cui si aggiungono il Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, il direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, i presidenti dell’ICE - Agenzia italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, di Cassa depositi e prestiti e SACE. 

Della cabina di regia fanno parte anche rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica, del sistema dell’università e della ricerca, della società civile e del terzo settore, rappresentanti di enti pubblici o privati, esperti nelle materie trattate, che saranno individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Alla cabina di regia si affianca una struttura operativa, la cosiddetta “struttura di missione”, che avrà soprattutto il compito di supportare il Presidente del Consiglio nell’esercizio delle “funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo relativamente all’attuazione del Piano Mattei e ai suoi aggiornamenti”. 

Oltre a fornire ulteriori informazioni in merito alla governance del Piano Mattei e ad assicurare la trasmissione al Parlamento di una relazione annuale sullo stato di attuazione del piano, il decreto legge non fornisce ulteriori dettagli sui contenuti del Piano che porta il nome del fondatore di Eni.

Bozza Piano Mattei

Foto di Claudia da Pixabay