Bruxelles pubblica le linee guida su aiuti di Stato e Recovery Plan
La Commissione europea ha pubblicato le linee guida per assistere gli Stati membri nell'elaborazione dei loro Piani nazionali di ripresa e resilienza, affinché siano conformi alle norme europee in materia di aiuti di Stato.
Accordo su Bilancio UE 2021-27 e Next Generation EU
Sono stati condivisi da Bruxelles i modelli di orientamento e gli strumenti necessari per aiutare i Paesi dell'UE a progettare i loro Recovery Plan, in modo che quest'ultimi possano essere attuati il più rapidamente possibile e nel rispetto delle norme europee in materia di aiuti di Stato.
Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: "Per sfruttare appieno i limitati fondi pubblici è fondamentale che le norme in materia di aiuti di Stato continuino a fare la loro parte per mantenere il nostro mercato unico equo e competitivo".
Insieme a queste linee guida, la Commissione ha messo in atto due ulteriori azioni:
- per agevolare l'attuazione di InvestEU e dei fondi europei e nazionali stanziati per la ripresa, sta consultando gli Stati membri sull'estensione dell'ambito di applicazione del regolamento generale di esenzione per categoria;
- sta conducendo un'indagine presso tutti i Paesi dell'UE per raccogliere il loro parere sull'attuazione del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato.
La guida alle misure sugli aiuti di stato della Commissione europea
- La sinergia tra aiuti di stato e Recovery Plan
- Estensione del regolamento di esenzione per categoria
- Indagine sul quadro temporaneo per gli aiuti di stato
La sinergia tra aiuti di stato e Recovery Plan
Il controllo degli aiuti di Stato garantirà che la spesa pubblica degli Stati membri non escluda la spesa privata, eviti la sovracompensazione e garantisca la parità di condizioni nel mercato unico, spiega la Commissione.
Per affrontare in anticipo potenziali questioni relative agli aiuti di Stato, Bruxelles è pronta ad esaminare, insieme alle autorità nazionali, i possibili aiuti di Stato nei loro piani di rilancio, e fornire tutta l'assistenza necessaria per progettare investimenti in linea con le norme.
Numerose misure che potranno essere proposte dagli Stati membri, come alcuni investimenti infrastrutturali e il sostegno diretto ai cittadini, non sono soggette al controllo degli aiuti di stato perché sono selettive o perché non riguardano attività economiche. Altre misure rientreranno probabilmente nel campo di applicazione del regolamento generale di esenzione per categoria e pertanto non dovranno essere notificate alla Commissione e potranno essere attuate immediatamente dagli Stati membri.
Per le misure che costituiscono aiuto di Stato e richiederanno quindi approvazione individuale, la Commissione si impegna a completare la propria valutazione entro sei settimane dalla notifica.
Le linee guida pubblicate forniscono orientamenti per ogni settore di investimento del Recovery Fund, coprendo le tipologie di progetti di investimento conformi alle "iniziative faro europee" della strategia annuale 2021 della Commissione per una crescita sostenibile.
I modelli forniscono orientamenti settoriali su:
- i casi in cui la presenza di aiuti di Stato può essere esclusa e pertanto non è necessaria una notifica preventiva alla Commissione;
- i casi in cui si configurerebbe un aiuto di Stato, ma non è necessaria alcuna notifica in quanto la misura di aiuto rientra in un'esenzione per categoria;
- i casi in cui si configurerebbe un aiuto di Stato ed è necessaria una notifica, alla luce delle principali norme applicabili in materia di aiuti di Stato.
Estensione del regolamento di esenzione per categoria
Parallelamente alle linee guida, la Commissione ha trasmesso agli Stati membri per consultazione un'eventuale estensione dell'ambito di applicazione del regolamento generale di esenzione per categoria. Obiettivo: consentire un'attuazione senza ostacoli del programma InvestEU, del dispositivo per la ripresa e la resilienza, nonché di altri fondi dell'UE e dei fondi nazionali destinati alla ripresa e al conseguimento degli obiettivi digitali e verdi dell'UE.
Si tratterrebbe ad esempio di agevolare gli investimenti per il miglioramento dell'isolamento, dell'efficienza energetica o della digitalizzazione degli edifici, la costruzione di reti di punti di ricarica per auto elettriche, la digitalizzazione delle piccole e medie imprese (PMI) o lo sviluppo della banda larga.
Indagine sul quadro temporaneo per gli aiuti di stato
Il 7 dicembre 2020 la Commissione ha inviato agli Stati membri un'indagine per raccogliere il loro parere sull'attuazione del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato e su un'eventuale ulteriore modifica per far fronte all'impatto economico della seconda ondata della pandemia e consentire una ripresa agevole dalla crisi.
L'esecutivo europeo sta inoltre raccogliendo dati dagli Stati membri sulle loro spese in materia di aiuti di Stato nell'ambito dei regimi approvati fino al dicembre 2020, e deciderà in merito a eventuali futuri passi sulla base dei riscontri ricevuti.
Ad oggi la Commissione ha adottato oltre 380 decisioni che approvano più di 460 misure nazionali per un valore di oltre 3 miliardi di euro di aiuti in 27 Stati membri e nel Regno Unito.
Il nuovo Quadro temporaneo sugli aiuti di stato per l'emergenza coronavirus