UE e Messico concludono i negoziati sull’accordo commerciale

Accordo commerciale UE - Messico: Photocredit: Fabrice Dubesset da PixabayUnione europea e Messico hanno messo a punto anche l’ultimo tassello che mancava per concludere l’accordo di libero scambio, quello cioè sul grado di reciproca apertura degli appalti pubblici. Una volta entrato in vigore, l’accordo consentirà l’azzeramento dei dazi sul 99% dei prodotti scambiati.

UE-Messico: siglato nuovo accordo sul commercio

Il mercato europeo e quello messicano sono sempre più vicini. Con il raggiungimento di una intesa, infatti, sull’ultimo punto che rimaneva in sospeso nelle negoziazioni - quello che riguarda gli appalti pubblici - Messico e UE si preparano adesso alle fasi tecniche e formali per la ratifica del Free Trade Agreement (FTA).

Cosa prevede l’accordo commerciale UE - Messico

Una volta entrato in vigore il nuovo accordo (nuovo perché l’UE e il Messico hanno già in vigore dal 2001 un precedente accordo commerciale, di portata però più ridotta), l’import - export di prodotti tra le due aree beneficerà dell’azzeramento dei dazi praticamente in tutti i settori.

Una novità di cui si avvantaggiano soprattutto alcuni comparti a partire dall agroalimentare europeo che vedrà cancellate le attuale barriere tariffarie poste dal Messico su prodotti come la pasta (con dazi superiori al 20%), i formaggi erborinati (fino al 20%), mele e pesche in scatola (fino al 20%), carni suine (fino al 45%) e avicole (fino al 100%).

Per altri prodotti europei, invece, la cancellazione dei dazi avverrà con un sistema di quote. Parliamo ad esempio di 25 mila tonnellate di altri formaggi o di 50mila tonnellate per il latte in polvere.

Maggiori tutele arriveranno anche per 340 denominazioni Dop e Igp europee che, una volta entrato in vigore l’accordo, saranno riconosciute anche dal Messico. Ciò significa che diventerà illegale in Messico vendere imitazioni delle Dop e Igp europee riconosciute, come il prosciutto di Parma o il prosecco italiano. Anche l’UE, dal canto suo, farà lo stesso, riconoscendo nel proprio mercato 30 denominazioni protette messicane.

Gli altri settori che beneficeranno maggiormente del nuovo accordo sono:

  • L’automotive (automobili e parti di automobili), perché i produttori avranno più certezza dato che potranno esportare utilizzando gli standard internazionali;
  • I macchinari, perché le imprese europee saranno poste su un piano di parità;
  • I prodotti farmaceutici, grazie ad una semplificazione delle regole di origine.

Infine c’è il grande tema degli appalti pubblici. Una volta entrato in vigore l’accordo, infatti, le aziende europee potranno accedere più agevolmente al mercato messicano del public procurement.

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Quanto vale il mercato messicano per l’UE?

Il Messico è il primo partner commerciale dell'Unione europea in America Latina, con un valore di scambi bilaterali di beni che nel 2019 si è aggirato sui 66 miliardi di euro, e di servizi che nel 2018, invece, ha raggiunto i 19 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le esportazioni di prodotti europei, esse ogni anno superano i 39 miliardi di euro.

Numeri significativi e in crescita dall'inizio del nuovo millennio dato che, dall'entrata in vigore dell'accordo originale nel 2001, l’interscambio commerciale tra l’UE e il Messico è più che triplicato.

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I prossimi step

Dopo l'accordo di principio raggiunto nel 2018 e l’intesa del 28 aprile 2020 sull'esatta portata della reciproca apertura dei mercati degli appalti pubblici, UE e Messico marciano adesso verso la ratifica e la firma del FTA.

La revisione legale dell'accordo, infatti, ora è in fase di definizione. Una volta concluso il processo, l'accordo sarà tradotto in tutte le lingue dell'UE e, a seguito delle traduzioni, la proposta della Commissione verrà trasmessa per la firma e la conclusione al Consiglio e al Parlamento europeo.

Il nuovo accordo di libero scambio - lo ricordiamo - fa parte di un accordo globale più ampio, che definisce il quadro per le relazioni dell'UE con il Messico e copre questioni di più ampio interesse condiviso che vanno al di là del commercio, tra cui questioni politiche, i cambiamenti climatici e i diritti umani.

Dopo la firma del primo accordo nel 1997 e l’entrata in vigore nel 2001, nel 2016 l’Unione europea e il Messico hanno avviato le negoziazioni per un nuovo accordo capace di intensificare le relazioni tra le due aree.

L’intesa di principio sul nuovo accordo è arrivata due anni dopo, nel 2018, aprendo la fase delle negoziazioni tecniche sugli aspetti del FTA. Negoziazioni che il 28 aprile 2020 si sono concluse, trovando un’intesa anche sull'aspetto legato al mercato degli appalti pubblici.

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