Blockchain: in Italia il primo report europeo su startup e PMI

Blockchain - Foto di Pete Linforth da PixabayOltre a guidare la European Blockchain Partnership fino al prossimo anno, l’Italia sarà al centro dello studio OCSE che avrà come oggetto le implicazioni di questa tecnologia su startup e PMI.

Fondo nazionale innovazione: per ora si conosce solo la sede

Lo studio, condotto dal Centre for Entrepreneurship, SMEs, Regions and Cities dell’OCSE, avrà come oggetto lo sviluppo dell’ecosistema blockchain italiano.

“La blockchain e in generale le tecnologie emergenti possono innescare nuovi percorsi di sviluppo per le nostre startup e PMI”, dichiara Marco Bellezza, consigliere giuridico del Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio per le comunicazioni e l’innovazione digitale.

“L’Italia è il primo Paese europeo a condurre questo tipo di studio, confermando il ruolo di primo piano, fortemente voluto dal ministro Di Maio, che il Paese sta assumendo nello scenario internazionale sui temi legati alla digitalizzazione”, prosegue Bellezza. 

Blockchain: in che direzione sta andando l’Italia?

L’apertura italiana a questa tecnologia e alle sue implicazioni non è stata immediata. Quando è nata la Partnership europea il nostro Paese non ne faceva parte, e solo qualche mese dopo il varo del partenariato - nato con l’intento di favorire la cooperazione tra gli Stati membri per lo scambio di esperienze e competenze in campo tecnico e normativo e per la preparazione al lancio di applicazioni blockchain a livello UE - Di Maio ha firmato l’adesione italiana. 

Era settembre del 2018. Mesi dopo, a inizio luglio, l’Italia è arrivata a conquistare la guida della European Blockchain Partnership per un anno, da luglio 2019 a luglio 2020, insieme a Svezia e Repubblica Ceca.

Restando in ambito nazionale, di blockchain si parla anche nel quadro del Fondo nazionale innovazione, con l’intento di convogliare risorse ed investimenti sui settori strategici per la crescita e competitività del Paese, come appunto questo tipo di tecnologia. 

Nelle slide del MISE si parla di 45 milioni di euro in tre anni per Intelligenza artificiale, blockchain e Internet of Things.

Risorse già preventivate dalla Legge di Bilancio 2019, che stabilisce l’istituzione nello stato di previsione del MISE di un Fondo ad hoc, con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, con lo scopo di perseguire obiettivi di politica economica ed industriale, connessi anche al programma Industria 4.0, e di accrescere la competitività e la produttività del sistema economico.

Legge Bilancio 2019 - cosa c’e’ per venture capital, blockchain e IA