Agricoltura: dalla Ue 28 milioni di euro per promuovere i prodotti europei
La Commissione europea ha stanziato 28 milioni di euro per sostenere la promozione dei prodotti agricoli europei. A beneficiare dei finanziamenti saranno i 16 programmi per informare e promuovere i prodotti della terra presentati da Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Lussemburgo, Lettonia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Regno Unito con costi che in totale ammontano a 62.1 milioni di euro.
L’Unione europea finanzierà di regola il 50% delle spese e fino al 60% per progetti per la promozione del consumo di frutta e verdura da parte dei bambini o campagne di informazione sulla moderazione per il bere o sui pericoli connessi all’abuso di alcol, il restante dei costi sarà coperto dalle organizzazioni di settore che promuovo le iniziative o dagli Stati membri.
Le misure finanziate dovranno concentrarsi su promozione, pubblicità e informazione circa la qualità, igiene, sicurezza alimentare, nutrizione, etichettatura, protezione degli animali e dell’ ambiente. Incluse anche iniziative quali organizzazione di eventi, fiere, campagne di informazione sui sistemi europei di denominazioni d'origine protetta (Dop), le indicazione geografica protetta (Igp) e la specialità tradizionale garantita (Stg), le informazioni sui sistemi di etichettatura Ue e l'agricoltura biologica, campagne informative sul vino di qualità prodotto in regioni determinate (Vqprd ).
I 6 programmi presentati dall’Italia che hanno avuto il via libera da Bruxelles riguardano la promozione della frutta e verdura nostrana, del vino e dell’agricoltura biologica. In totale i progetti che interessano il nostro paese riceveranno intorno ai 5,50 milioni di euro dall’Ue a fronte di una spesa preventivata che si assesta sugli 11 milioni di euro. Le proposte inclusono il settore della carne, olio di oliva, miele, fiori e prodotti lattiero-caseari.
Ed è proprio su questo punto che la Commissione ha posto l’accento: “sono lieta di annunciare”, ha riferito il responsabile europeo all’agricoltura Mariann Fischer Boel, “che questa decisione include anche il settore lattiero caseario” spiegando che “la promozione è uno dei modi per aiutare i nostri produttori di latte ad uscire dalla crisi”. Il latte è infatti al centro di un lungo braccio di ferro tra Commissione e agricoltori che chiedono degli interventi a sostegno del settore messo in ginocchio dal crollo del prezzi. Per il latte come per tutti gli altri settori le organizzazioni professionali interessate possono presentare, entro il 30 novembre, le loro proposte agli Stati membri, questi devono quindi inviare alla Commissione la lista dei programmi che hanno selezionato e una copia di ogni programma, successivamente la Commissione valuterà i programmi e deciderà la loro eleggibilità.
Per i programmi che riguardano la promozione dei prodotti nel mercato interno europeo, oltre ai settori sopra citati, rientrano nello scopo della normativa ortofrutticoli trasformati, lino tessile, piante vive e prodotti dell’orticoltura ornamentale, olive da tavola, oli di semi, etichettatura delle uova destinate al consumo umano e carni di pollame. Per ogni settore il regolamento fissa diversi gruppi target e diverse modalità di pubblicizzazione dei prodotti.
Per un range più ristretto di prodotti sono previste poi azioni promozionali fuori del territorio europeo verso Africa settentrionale, America settentrionale, America latina, Sud-est asiatico e Vicino e Medio Oriente.
(Maria Cristina Nanni)