Mercato unico digitale - proposte Ue per innovare industria
La Commissione Ue ha presentato un pacchetto di misure per sostenere la digitalizzazione dell'industria europea
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Nell'ambito della strategia per il mercato unico digitale la Commissione Ue ha presentato una serie di interventi per digitalizzare l'industria e i servizi connessi in tutti i settori e per stimolare gli investimenti attraverso reti e partenariati strategici.
In Europa molti comparti economici hanno adottato rapidamente tecnologie e processi digitali, ma secondo l'Esecutivo Ue i settori tradizionali (come l'edilizia, l'agroalimentare, il tessile e la siderurgia) e le PMI sono particolarmente indietro.
Ue, digitalizzazione industria
Diversi Stati membri hanno già varato strategie per sostenere la digitalizzazione dell'industria, ma è necessario un approccio globale a livello europeo per evitare la frammentazione dei mercati e sfruttare le opportunità offerte dal digitale.
In questo contesto la Commissione Ue provvederà a:
- contribuire a coordinare le iniziative nazionali e regionali in materia di digitalizzazione dell'industria;
- concentrare gli investimenti nei partenariati pubblico-privato e incoraggiare il ricorso alle opportunità offerte dal piano di investimenti dell'Ue e dai fondi strutturali e di investimento europei;
- investire 500 milioni di euro in una rete paneuropea di poli di innovazione digitale (centri di eccellenza nelle tecnologie) in cui le imprese potranno ricevere consigli e sperimentare soluzioni innovative;
- definire progetti pilota su larga scala per potenziare l'internet delle cose, i processi produttivi avanzati e le tecnologie in ambiti come città intelligenti, domotica, automobili connesse o sanità mobile;
- adottare una normativa adeguata alle esigenze future che faciliti il libero flusso dei dati e chiarisca i diritti di proprietà dei dati generati da sensori e dispositivi intelligenti;
- presentare un'agenda europea per le competenze che contribuisca a dotare i cittadini delle skill necessarie per il lavoro nell'era digitale.
Gli interventi proposti dovrebbero mobilitare oltre 50 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati a sostegno della digitalizzazione dell'industria.
Norme tecniche
Secondo il Collegio dei commissari, per incoraggiare l'innovazione digitale servono norme tecniche, con priorità per 5 settori: 5G, cloud computing, internet delle cose, tecnologie dei dati e cibersicurezza.
Per accelerare la definizione di tali norme la Commissione Ue ha proposto anche il cofinanziamento di prove e sperimentazioni di tecnologie al fine di stimolare l'innovazione e la crescita delle imprese.
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Servizi pubblici digitali
Per modernizzare i servizi pubblici digitali, inoltre, la Commissione Ue ha individuato 20 misure da varare entro la fine del 2017, tra cui:
- l'istituzione di uno sportello digitale unico che permetta agli utenti di ottenere tutte le informazioni, l'assistenza e i servizi di risoluzione dei problemi necessari per operare in modo efficiente a livello transfrontaliero;
- connessione tra i registri delle imprese e i registri fallimentari collegandoli al portale della giustizia elettronica, che diventerà uno sportello unico;
- definizione di un progetto pilota con le amministrazioni per applicare il principio di 'una tantum' per le imprese a livello transfrontaliero; le imprese dovranno fornire la documentazione alle autorità pubbliche in un solo paese dell'Unione, anche se opereranno in altri Stati membri;
- sostegno agli Stati membri per sviluppare servizi di sanità elettronica transfrontalieri come le prescrizioni e le cartelle cliniche elettroniche;
- accelerazione della transizione verso gli appalti elettronici, le firme elettroniche e l'attuazione del principio 'una tantum' negli appalti pubblici.
Cloud computing
Tra le misure proposte dalla Commissione Ue c'è anche l'iniziativa europea per il cloud computing che fornirà a 1,7 milioni di ricercatori e a 70 milioni di professionisti della scienza e della tecnologia in Europa un ambiente virtuale per l'archiviazione, la condivisione e il riutilizzo dei dati a livello interdisciplinare e transfrontaliero.
Il cloud poggerà su un'infrastruttura di dati europea, grazie alla quale si potrà disporre delle reti a banda larga, delle strutture di archiviazione su vasta scala e della capacità di supercalcolo; questa infrastruttura consentirà all'Europa di competere a livello mondiale nel campo del calcolo ad alte prestazioni (HPC).
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