Economia circolare - progetto italiano su efficienza e riciclo
Si chiama Green and Circular Economy Alliance Officinae Verdi l'iniziativa italiana presentata oggi a Bruxelles per lo sviluppo di progetti a favore dell'economia circolare.
Economia circolare, risorsa per l'Ue
Dopo l'annuncio, a dicembre 2014, del ritiro del pacchetto europeo sull'economia circolare dal programma di lavoro 2015 dell'Esecutivo Ue, il commissario all'Ambiente Karmenu Vella ha comunicato che la Commissione presenterà una nuova proposta in autunno. Rispetto alla precedente sono previsti target più ambiziosi sul fronte di riciclo dei rifiuti, ma anche aiuti ai 28 Stati membri, che attualmente procedono a velocità differenti.
Secondo uno studio presentato il 25 giugno 2015 a Bruxelles da Ellen MacArthur Foundation, Mc Kinsey e SUN, se l'Europa adotterà il modello dell'economia circolare, incentrato su riciclo, riuso, design intelligente, riparabilità dei prodotti, condivisione di beni e servizi tramite piattaforme digitali, ogni famiglia potrà risparmiare 3mila euro all'anno.
"Il futuro non è nella produzione low cost, ma nel fornire servizi ai cittadini che si materializzano in prodotti, invece del contrario. I prodotti vengono usati più volte, così non si consumano materie prime", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue responsabile per la Qualità della legislazione Frans Timmermans, a margine della presentazione dello studio.
Green and Circular Economy Alliance Officinae Verdi
L'iniziativa Green and Circular Economy Alliance Officinae Verdi si inserisce in questo contesto, con l'intento promuovere un modello di economia in cui le attività produttive siano organizzate in modo più efficiente e sostenibile, attraverso il riutilizzo e il riciclo degli scarti di filiera.
In base ai dati Eurostat 2014, nell'Ue l'Italia è uno dei Paesi in cui il costo dell'energia è più alto: le imprese pagano l'elettricità il 45% in più rispetto ai concorrenti europei, mentre le famiglie, tra gas e luce, spendono il 21% in più rispetto alla media europea. Secondo la Commissione Ue, un uso più efficiente delle risorse ridurrebbe del 17-24% il fabbisogno di fattori produttivi materiali entro il 2030, con:
- risparmi per il settore industriale pari a 630 miliardi di euro l'anno,
- riduzione di emissioni di gas serra del 70% entro il 2050,
- incremento del 4% annuo del Pil dell'Ue.
“C'è bisogno di un paradigma economico nuovo, focalizzato sull'innovazione tecnologica per il recupero di efficienza non solo energetica”, ha dichiarato Giovanni Tordi, amministratore delegato di Officinae Verdi. “Per questo abbiamo lanciato da Bruxelles il progetto Green and Circular Economy Alliance con il quale intendiamo promuovere e diffondere un nuovo modello produttivo trasversale, con un focus prioritario sull'energia, sui sistemi efficienti di utenza e sullo sviluppo delle smart grid, in piena coerenza con le politiche comunitarie”.
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Officinae Verdi
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