Innovazione: navigazione satellitare, due progetti italiani premiati dall’Ue e Google

Mara Branzanti e Elisa Benedetti presso il Centro spaziale del Fucino di Telespazio (24 luglio 2013) - foto di Viola De SandoArrivano dall’Università La Sapienza di Roma i due progetti vincitori della Google Summer of Code 2013 e dell’European Satellite Navigation Competition: “Development of new blocks for Galileo e1 in gnss-sdr: from telemetry to pvt solutions” e “Variometric Approach for Displacements Analysis Stand-alone Engine” (VADASE). Frutto del lavoro del team di ricerca composto da Mara Branzanti, Elisa Benedetti, Mattia Crespi, Augusto Mazzoni e Gabriele Colosimo, i due progetti sono stati ospitati il 24 luglio presso il Centro spaziale del Fucino di Telespazio durante la prima dimostrazione pubblica di posizionamento tramite Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare.

Google premia progetto italiano su navigazione satellitare

Il progetto “Development of new blocks for Galileo e1 in gnss-sdr: from telemetry to pvt solutions” nasce con l’obiettivo di interpretare i segnali del sistema Galileo, l’alternativa europea al Gps statunitense. A finanziarlo, una volta portato a termine, sarà Google con 5.000 di dollari, stanziati dall’azienda statunitense attraverso il concorso Google Summer of Code 2013. Ogni anno, infatti, Google indice una competizione internazionale rivolto a ricercatori e studenti interessati alla scrittura di codici open source.

Tra i vincitori dell’edizione 2013 c’è “Development of new blocks for Galileo e1 in gnss-sdr: from telemetry to pvt solutions”, presentato dall’ingegnere Mara Branzanti, che insieme al suo team di ricerca sarà seguita fino al termine del progetto da un mentor assegnato da Google, Javier Arribas del Centre Tecnològic de Telecomunicacions de Catalunya (CTTC).

Il progetto durerà tre mesi (luglio-settembre 2013) periodo durante il quale i ricercatori italiani dovranno sviluppare parte del codice di un software open source già in rete, gnss sdr, destinato ad interpretare i segnali dei satelliti Galileo.

“Gran parte dei punti di forza del progetto Galileo – ha dichiarato l’ingegnere Benedetti - deriva dalla sua adattabilità ad esser integrato con il Gps per consentire un miglioramento delle soluzioni di posizionamento e navigazione”.

Il sistema Galileo infatti è indipendente rispetto al Gps, ma può interagire senza interferenze con quest’ultimo, garantendo informazioni sempre più precise nell’ambito della tecnologia Global navigation satellite system (GNSS).

VADASE, brevetto italiano per monitoraggio sismico e strutturale

Sempre dall’Università La Sapienza arriva il progetto “Variometric Approach for Displacements Analysis Stand-alone Engine” (VADASE), sistema già brevettato e vincitore dello Special Topic Prize bandito dall'Agenzia spaziale tedesca (DLR) nell'ambito dell'European Satellite Navigation Competition del 2010. Obiettivo del progetto è elaborare i segnali dei satelliti per il monitoraggio sismico e strutturale.

Con VADASE “è possibile capire come si sta spostando il terreno nel momento in cui è arrivato il terremoto”, ha dichiarato l’ingegnere Branzanti. “Il progetto è utile per i sistemi di allerta degli tsunami. Se c’è una stazione Gps a terra e l’epicentro della scossa è in mare possiamo capire se lo tsunami arriverà o meno. Abbiamo fatto questo lavoro anche per lo tsunami del Giappone nel 2011. Con il nostro team di ricerca abbiamo pubblicato per primi in tutto il mondo i movimenti della terra in Giappone a tre ore dall’evento sismico”.

Al momento il team di ricerca sta cercando di utilizzare VADASE anche con i segnali del sistema Galileo.

VADASE si basa su un algoritmo che permette di utilizzare un unico ricevitore, apportando vantaggi tecnici ed economici”, ha riferito l’ingegnere Benedetti. In caso di evento sismico, infatti, non si è più dipendenti da un punto e il sistema lavora bene anche su ricevitori a singola frequenza, a basso costo.

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Development of new blocks for Galileo e1 in gnss-sdr: from telemetry to pvt solutions

gnss-sdr

VADASE