Piemonte: investimenti nella formazione professionale dei lavoratori
Le attività previste dalle direttive sono rivolte da un lato alle agenzie formative, ai consorzi e alle imprese che intendano formare i propri lavoratori chiamati a partecipare a piani di formazione, dall’altro a tutte quelle persone occupate e disoccupate indicate dai servizi per l’impiego della regione a cui interessa rafforzare le proprie competenze in campo informatico, tecnologico, linguistico, organizzativo, gestionale e manageriale e dei servizi alla persona.
A parziale copertura dei costi di partecipazione, la direttiva offre ai lavoratori in situazione di particolare disagio, dei buoni di partecipazione per un importo massimo complessivo di 3mila euro, spendibili nell’arco di un triennio per la partecipazione ai corsi presenti nei cataloghi provinciali dell’offerta formativa.
Ogni provincia è responsabile della gestione e organizzazione delle attività e, tenendo conto dei fabbisogni di professionalità rilevati nel proprio ambito territoriale e delle direttive della Regione, definirà le tipologie dei corsi e i profili formativi su cui orientare la formazione.
(Fonte: Regione Piemonte)