Intesa delle Regioni sulla ripartizione del Fondo sanitario nazionale 2012
Soddisfazione per la rapida intesa, ma anche preoccupazione per l'esiguità dell'aumento dei fondi rispetto al 2011. Questo il commento dei governatori delle regioni italiane, a seguito dell'approvazione del piano di riparto del Fondo sanitario nazionale 2012, che stanzia risorse pari a 108,8 miliardi di euro.
Il fatto positivo, ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, è che "le regioni hanno dimostrato, ancora una volta, una grande coesione e un forte senso di responsabilità".
Nel dettaglio:
- il Molise otterrà 6 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno;
- il Lazio avrà 9 miliardi e 983 milioni di euro, circa 200 milioni di euro in più del 2011;
- la Campania ha avuto 145 milioni di euro in più;
- il Veneto ottiene circa 8 miliardi e 608 milioni di euro, con un aumento di 140 milioni rispetto all'anno precedente;
- la Liguria, dopo due anni di riduzione del fondo sanitario, passa da 3,18 miliardi a 3,53 miliardi di euro;
- la Toscana ottiene 6 miliardi e 730 mila euro;
- l'Umbria guadagna un incremento dell'1,76 per cento rispetto allo scorso anno;
- la Puglia potrà contare su circa su circa 7 miliardi e 28 milioni di euro, rispetto ai 6 miliardi e 927 milioni di euro dell'anno scorso;
- la Sicilia otterrà circa 120 milioni di euro in più per finanziare la sanità;
- la Calabria otterrà circa 44 milioni di euro in più;
- l'Abruzzo conquista 48 milioni di euro in piu', insieme a un contributo di solidarietà legato alla maggiore mobilità sanitaria passiva dovuta al post-terremoto;
- la Basilicata passa da 1,20 miliardi a 1,32 miliardi di euro;
- le Marche vedono confermate sostanzialmente le risorse dell'anno precedente, pari a 2.786 milioni di euro;
- la Lombardia guadagna 350 milioni in più rispetto al 2011, per un totale di 17 miliardi e 340 milioni di euro;
- il Piemonte ottiene circa 7 miliardi e 978 milioni di euro, con un aumento rispetto al 2011 di 108,2 milioni di euro.
Il confronto tra le regioni proseguirà ora con il Ministro della salute Renato Balduzzi, con il quale gli amministratori definiranno l'accordo raggiunto e discuteranno del nuovo Patto salute 2013-2015.
Per Errani, "un passaggio fondamentale in cui è necessario reimpostare la strategia per il futuro della sanità italiana, coniugando un adeguato finanziamento con le esigenze di razionalizzazione, equità, sostenibilità e universalità del Servizio Sanitario Nazionale e garantendo i livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio".