PMI: la crisi aumenta la stretta creditizia
In coincidenza con la Settimana europea delle PMI, in corso dal 3 al 9 ottobre, Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, ha pubblicato i dati relativi all'accesso al credito delle piccole e medie imprese dell'UE. Il report evidenzia come tra il 2007 e il 2010 sia aumentato il tasso di insuccesso delle richieste di prestito in tutta Europa.
La crisi economica sta rendendo più difficile l'accesso al credito da parte delle PMI in 19 dei 20 Stati membri per i quali sono disponibili dati.
Il Paese più colpito dalla stretta creditizia risulta essere la Bulgaria, dove le domande bocciate sono aumentate drasticamente, dal 3,1% del 2007 al 35,5% del 2010, seguita da Irlanda (dall'1% al 26,6%) e Lettonia (dal 4,3% al 26,4%).
Una riduzione delle domande di prestito respinte è stata registrata solo in Svezia, con un passaggio dal 8,7% al 6,1%, mentre bocciature contenute si registrano in Finlandia (0,2%), Malta (2,2%), Cipro (4,2%) e Polonia (4,3%).
Anche la performance italiana si colloca tra le migliori. Sebbene le richieste respinte siano quintuplicate passando dall'1,2% al 4,9% del totale tra il 2007 e il 2010, quelle accolte, seppure diminuite, si attestano al 78,4%.
Nessuna sorpresa per il commissario all'Industria, Antonio Tajani, che ha definito il quadro emerso dai dati Eurostat "preoccupante" ma in parte già noto, e ha ribadito l'impegno della Commissione affinché il sistema creditizio torni a sostenere adeguatamente le imprese europee, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni.