UE: un approccio regionale per favorire l'innovazione
Per rafforzare le performance europee in ricerca ed innovazione è necessario colmare il divario tra le diverse regioni dell'UE. E' quanto emerso dall'incontro del 14 luglio tra il Comitato delle Regioni (CoR) e il Commissario europeo per la ricerca, Máire Geoghegan-Quinn, svoltosi a Bruxelles.
Il successo della Strategia Europa 2020 in materia di innovazione dipenderà dal buon coordinamento tra le politiche regionali e le politiche a favore della ricerca in Europa, ha ricordato il Commissario.
L'Europa può colmare il gap tra le regioni europee supportando la ricerca e la coesione territoriale, ma allo stesso tempo le regioni devono adottare strategie innovative a livello locale, ha sottolineato il vice-presidente del CoR, Ramón Luis Valcárcel Siso.
Queste strategie, ha proseguito Siso, dovranno basarsi sui partenariati tra le regioni europee, adottando un approccio che valorizzi la responsabilità e le competenze di ogni territorio.
Il valore aggiunto comunitario è maggiore nel momento in cui vengono supportati gli attori che stanno facendo progressi in termini di eccellenza, soprattutto nelle zone rurali con handicap permanenti. Per questo motivo, ha ricordato Siso, è necessario che la Commissione europea nei prossimi inviti a presentare proposte nel campo della ricerca non si concentri su un numero limitato di regioni.
La Commissione "dovrebbe coinvolgere sistematicamente le autorità regionali sia direttamente che indirettamente". Siso ha fatto presente, infatti, come molti progetti con il marchio "regioni della conoscenza" non abbiano un legame diretto con le autorità regionali.
Per rafforzare la cooperazione per l'innovazione tra enti locali e regioni, il CoR ospiterà il prossimo dicembre un Forum sulla ricerca e innovazione in Europa.